Vicenza, Balzaretti: “Tanti punti a disposizione, siamo fiduciosi”
VICENZA, PARLA IL DS BALZARETTI FEDERICO BALZARETTI VICENZA – Federico Balzaretti, direttore sportivo del Vicenza, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Giornale di Vicenza: “Il fatto che regaliamo sempre qualcosa all’avversario. Manca sempre qualcosa per arrivare al risultato, la sfortuna esiste per una o due partite, se perdi così tante gare significa che una volta […]
VICENZA, PARLA IL DS BALZARETTI
FEDERICO BALZARETTI VICENZA – Federico Balzaretti, direttore sportivo del Vicenza, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Giornale di Vicenza: “Il fatto che regaliamo sempre qualcosa all’avversario. Manca sempre qualcosa per arrivare al risultato, la sfortuna esiste per una o due partite, se perdi così tante gare significa che una volta ci manca qualità, un’altra cattiveria o attenzione. È lì che bisogna migliorare, curando maggiormente i dettagli. Ora abbiamo intensificato la settimana di lavoro con degli allenamenti individuali suddivisi per gruppi, d’accordo con il direttore tecnico Vallone. Servirà a migliorare alcune lacune individuali o a rafforzare le caratteristiche di ciascun giocatore. Niente di punitivo, ma serve tutto per raggiungere l’obiettivo della salvezza, tra l’altro sfruttando due strutture importanti come lo Sporting e il centro sportivo di Thiene. C’è tutto per poter far bene e non è escluso che aggiungeremo un fisioterapista e una persona dello staff.
Non mi piace parlare di mercato quando davanti ci sono partite importantissime. Più del mese di mercato che sarà
a gennaio, dicembre offrirà delle risposte. Il mercato lo fanno i calciatori, non lo fa il ds. Voglio solo gente che ci
creda al 100% come le ultime prestazioni dimostrano. La squadra è viva. Pensiamo alle partite che abbiamo di fronte, se a fine mese abbiamo 7 o 15 punti sposta tutta la prospettiva. È chiaro che ci stiamo preparando ma le risposte, soprattutto caratteriali, le danno i giocatori.
Questo mese un banco di prova per la squadra in vista del mercato? Lo è per tutti, nel calcio siamo tutti in discussione. Sempre. Io per primo che sono il responsabile dell’area tecnica. Mi sento sotto esame e tanto. Vivo malissimo la sconfitta, ci soffro. Quando torno a casa e mio figlio mi dice: “Papà quanto avete perso?”, mi rode tanto. Sembra quasi scontato che perdiamo, mentre dobbiamo avere l’ossessione di non uscire sconfitti, è un
pensiero che ci deve perseguitare giorno e notte. Questa è la molla che fa la differenza, è la rabbia che alza il livello in campo.
La Sampdoria è su Ranocchia? Al momento non ci risulta anche se siamo consapevoli che il ragazzo è seguito da molte squadre. Abbiamo un accordo con la Juventus e credo che per il percorso del ragazzo sia meglio che finisca la stagione qui. Filippo è un valore per noi, non vedo sviluppi diversi.
La Roma bacino dove pescare giovani promettenti? Non per gennaio dove c’è poco tempo per costruire. Abbiamo bisogno di essere incisivi subito, non prevedo tantissimi profili ma qualche giocatore utile per migliorare la
squadra. La differenza non la fa il nome blasonato ma il lavoro di campo giorno per giorno, comprare per comprare non serve. A noi ad esempio serve qualche giocatore più fisico, anche davanti. Il mercato estero? All’estero trovi dei punti di forza. Spesso i ragazzi che vengono da fuori sono pronti, sono spensierati e giocano in campionati con la giusta intensità. L’inserimento sarebbe facile. Ma è prematuro, per adesso voglio tirare fuori dai giocatori che abbiamo tutto quello che hanno.
Un mercato all’insegna della ricostruzione per la C se le cose dovessero andare male? Assolutamente no, il mercato sarà fatto per restare in serie B e tutti i nostro sforzi sono concentrati per salvarci. È l’unico obiettivo che abbiamo. Da qui a Natale dobbiamo fare almeno due vittorie, sarebbe fondamentale. Ma è giusto pensare che davanti abbiamo quattro finali. Tredici sconfitte sono tantissime ma ci sono tanti punti a disposizione, siamo fiduciosi. Ci fa ben sperare la continuità delle prestazioni in questo mese, poi è chiaro che bisogna fare risultato. Il tempo ora non è più così tanto e questa è una squadra che non arriva al risultato se non fa la prestazione, l’intensità l’abbiamo alzata tanto ad esempio.
Cosa mi ha colpito di più di questa piazza? La vicinanza del pubblico alla squadra in questo momento difficile, da altre parti non sarebbe così. In altre piazze ci sarebbe stata una contestazione dura, che poi alla fine non serve più di tanto. E invece qui vedo grande attaccamento anche nei confronti dell’allenatore. Ci sono undici giocatori in scadenza di contratto? È normale che in questa sessione di mercato qualcuno mi chiederà di andare via, ma
stiamo lavorando per il rinnovo di alcuni giocatori tra cui Pasini“.