16 Febbraio 2024

Brescia, Maran: “Cellino punta alla Serie A? Giusto faccia i suoi programmi, ma io ora penso alla salvezza”

Il tecnico delle Rondinelle predica calma

Rolando Maran, tecnico del Brescia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Sampdoria, in programma domani a “Marassi” alle ore 16:15. Queste – riprese da Bresciaingol.com – le sue dichiarazioni:

Hai paura che l’amarezza di Como lasci qualche scoria?

“Resto convinto di quanto detto dopo la partita, ma mi spiace leggere o sentire che è mancato il coraggio quando invece siamo andati a pressare a tutto campo. Abbiamo cercato di essere protagonisti contro una pretendente alla Serie A. Sono convinto che abbiamo fatto il nostro dovere con tutti i mezzi che avevamo a disposizione, con determinazione e logica. A volte si fanno considerazioni a lungo raggio, ma io devo valutare il mio periodo e se noi diciamo che il Brescia è il penultimo attacco, il mio Brescia sarebbe il settimo miglior attacco. Do merito quindi ai ragazzi per quanto stanno facendo, il loro è un valore importante. Sono andato a rileggermi i numeri per quanto fatto finora. Siamo anche la terza miglior difesa. La mia media punti in proiezione ci porterebbe al sesto posto. Con le nostre difficoltà, abbiamo capito che ce la possiamo giocare con tutti. A volte ci riusciamo, altre no. C’è grande seguito ed entusiasmo attorno a noi da parte dei tifosi e di questo siamo contenti”. 

Domani sarà un Sampdoria-Brescia all’insegna delle assenze: pesano più le vostre o le loro?

“Le fortune di una squadra dipendono anche dalle assenze oltre che dai pali e le traverse. Lamentarci non ci aiuta, ci dà solo degli alibi. Siamo forti con quelli che andranno in campo. Lezzerini, Fogliata, Cistana, Borrelli e i due squalificati Olzer e Galazzi sono out. Borrelli è uscito un po’ dolorante per una botta al polpaccio, non si ricorda bene che botta ha preso, ma non ci sono sensazioni positive per adesso quindi salterà questo match. Non so dirvi però se peseranno più le loro o le nostre. Dobbiamo pensare di essere forti con i giocatori a disposizione”.  

Vincere a Genova vorrebbe dire chiudere del tutto il discorso salvezza?

“Cerchiamo di fare prestazioni che ci appaghino, per essere più forti della partita precedente poi certo un occhio alla classifica lo si dà”. 

Avete rivisto la partita dell’andata?

“No, anche perchè sono cambiate molte cose. Non deve far fede quella partita, la ricordo con piacere perchè è stata la mia prima vittoria dal ritorno a Brescia, ci diede autostima, ma adesso ce n’è una tutta diversa da giocare”.

Davanti la coperta stavolta è corta, stai pensando anche a Ferro?

“Quando entra un ragazzo è sempre una gioia, spero ogni volta di dare spazio a chi arriva dal nostro settore giovanile, questo dà valore al lavoro di tutto. A volte cambio anche 4-5 giocatori perchè guardo la settimana, Ferro è uno degli attenzionati per questa settimana”. 

Con Pirlo che rapporto hai?

“Sono stato suo tifoso, delle sue imprese in Nazionale, quando ci incontriamo è sempre bello parlare. Lo stimo tanto”.  

Bertagnoli come sta?

“Ha avuto un percorso di recupero e continua ad averlo dopo l’infortunio. Sto cercando di dargli continuità, gli chiedo grande sacrificio, il sei politico lo porta sempre a casa, tranne le prime partite poi ha sempre avuto un buon rendimento”. 

Marassi è uno stadio che dà vibrazioni particolari?

“Si gioca per la classifica, ma anche per il pubblico e la cornice. Noi vogliamo dare soddisfazione ai nostri tifosi, in un’atmosfera particolare. Siamo orgogliosi che ci sia un grande seguito, un continuo sostegno durante la partita. Questo ci ripaga per quello che facciamo”.

L’obiettivo è risvegliare anche il resto della città?

“La Curva c’è sempre, in casa e in trasferta. Capire cosa sta facendo questo gruppo può aiutare a portare anche più pubblico in casa, gente che di solito magari non ci segue”.

Cellino ha detto che l’anno prossimo si può puntare alla Serie A…

“Ci penseremo più avanti. Io per adesso voglio mantenere la categoria, lui è giusto che faccia i suoi programmi”. 

Tu hai però due anni di contratto, pensiamo che anche a te piacerebbe un progetto almeno a medio termine…

“A quale allenatore non piace un progetto a medio termine?”