12 Novembre 2021

Ternana, la redenzione di Partipilo: “Stavo per smettere di giocare ma non mi sono mai arreso!”

TERNANA REDENZIONE PARTIPILO – Anthony Partipilo, ala offensiva della Ternana, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Il classe 1994 si è raccontato, dall’inizio della sua giovane carriera fino ad oggi. Il 27enne, una delle rivelazioni di questo inizio di stagione (miglior assist-man) e si è lasciato andare raccontando la sua storia, dal […]

TERNANA REDENZIONE PARTIPILO – Anthony Partipilo, ala offensiva della Ternana, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Il classe 1994 si è raccontato, dall’inizio della sua giovane carriera fino ad oggi. Il 27enne, una delle rivelazioni di questo inizio di stagione (miglior assist-man) e si è lasciato andare raccontando la sua storia, dal Bari Adriatico Faro alla Serie B.
Ecco le sue parole:

Sui tatuaggi: “Erano la mia passione, ora però ho smesso perché i miei figli vogliono copiarmi in tutto e poi è un casino”. 

Ero in prima elementare e la mia maestra vedendomi a scuola aveva notato che ero bravo e mi diceva che dovevo andare in qualche scuola calcio. Lei conosceva l’allenatore del Bari Adriatico Faro, una piccola squadra il cui presidente era Vincenzo Tavarilli, ex calciatore barese. Da lì ho cominciato”.

Sul nome: “Mio padre andava al San Nicola e tra primo e secondo tempo lo speaker diceva sempre questa pubblicità ‘Anthony, Anthony, Anthony, l’orologio degli sportivi!’. Lui voleva chiamarmi Damiano, come mio nonno, ma siccome in famiglia siamo numerosi e ce n’erano già tanti, ha scelto il nome Anthony. Io poi ho chiamato mio figlio come lui, Vito. Mio zio che mi portava ogni sabato a vedere la partita. Io però in realtà sono interista e all’epoca mi piaceva tantissimo Ronaldo il Fenomeno”. 

Su Buffon: “Alla Carrarese a fine campionato dovevamo salvarci e Buffon (ai tempi proprietario del club) aveva già vinto il campionato con Juventus e si era fatto dare il permesso per venire a vederci. Me lo sono ritrovato davanti in spogliatoio e ci siamo scambiati due chiacchere”.

Sulla scelta del Cluj: “In realtà quell’anno dovevo restare. Nicola puntava su di me ma gli ultimi giorni di trattative sono arrivati 3-4 attaccanti di categoria. Avrei trovato meno spazio e, visto che il calciomercato era già finito, ho accettato l’offerta dalla Romania il 7 settembre consigliato anche dal ds Zamfir. Purtroppo, non ho mai giocato. Ma è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere. Avevo anche il pensiero di mia moglie incinta quindi sono tornato e ho rescisso con il Bari”. 

Sulla possibilità di smettere di giocare: “Eravamo una squadra di ragazzini e ci siamo salvati. In quel momento stavo pensando di smettere, stavo per avere un bambino e dal lato economico non riscontravo nulla. Poi sono arrivati Tateo e Narcisi, i miei agenti, ed è riiniziata la scalata. L’anno dopo il presidente Canonico ha comprato il club, hanno rifatto la squadra e abbiamo vinto il campionato. Io ero l’unico rimasto dall’annata precedente”.

Oggi Anthony Partipilo è il miglior assistman della Serie B e quando ci sono i suoi bonus la Ternana ha perso solo una volta. Dall’idea di ritirarsi fino alla rinascita personale e delle Fere, con cui è stato anche protagonista della vittoria del campionato di C: “Con Cesar Falletti ho vinto la classifica marcatori ma inizialmente per motivarmi avevamo fatto una scommessa, se avessi segnato almeno 15 gol mi avrebbe fatto un regalo. Così è stato, poi alla fine non mi importava chi ce l’avrebbe fatta, l’importante era arrivare insieme all’obiettivo”. Vi ricordate il tattoo? Non arrenderti mai perché quando pensi che sia tutto finito è il momento in cui tutto ha inizio.