3 Maggio 2022

Lecce, Corvino: “A Vicenza una pagliacciata che ha alterato la partita, chiediamo un’inchiesta alla procura”

LECCE CORVINO INCHIESTA – Il direttore generale del Lecce Pantaleo Corvino, tornando sull’episodio del petardo durante la gara contro il Vicenza, ha espresso la sua opinione in conferenza stampa. Queste – come riporta TMW – sono le sue parole: “E’ bene far sapere che siamo concentrati sul presente e sul futuro. Venerdì ci attende la […]

LECCE CORVINO INCHIESTA – Il direttore generale del Lecce Pantaleo Corvino, tornando sull’episodio del petardo durante la gara contro il Vicenza, ha espresso la sua opinione in conferenza stampa. Queste – come riporta TMW – sono le sue parole:

“E’ bene far sapere che siamo concentrati sul presente e sul futuro. Venerdì ci attende la gara più importante della stagione e non vogliamo pensare ad altro. Ma, assieme a Trinchera, abbiamo pensato che fosse necessario rilasciare alcune dichiarazioni.”

In merito al petardo

“Condanniamo ogni forma di violenza. Anche un semplice petardo utilizzato per gioire. Non va bene. Vogliamo escludere qualsiasi congettura, convinto che non ci possa essere stata alcuna congettura da parte di steward e Vicenza. Conoscendo la storia del Vicenza ci tengo ad escludere qualsiasi cosa. Nessun petardo lanciato sotto una transenna per gioire ha fermato per così tanto tempo una gara. Il Lecce stava dominando la partita e poteva raggiungere anticipatamente la Serie A. Invece di condannare l’autore del gesto, è stato condannato il petardo. A mio avviso si tratta di una pagliacciata che ha alterato la partita beffando un’intera città desiderosa e meritevole di gioire per la propria squadra. Abbiamo visto come si è accasciato al suolo questo tesserato, accompagnandosi con mani e piedi. Mettendo un collare, abbiamo visto un altro tesserato andare giù facendo credere di essere stato colpito. Non bisogna peccare di onestà intellettuale. Noi non lo abbiamo mai fatto. Il Vicenza e lo steward nemmeno. Chiediamo però che venga aperta un’inchiesta alla procura.”