26 Dicembre 2019

Le pagelle di Ascoli – Pisa: promossi e bocciati

Partita poco spettacolare con rarissimi spunti e pochissime giocate di qualità. Nel grigiore generale spiccano le prestazioni di Cavion, autore del gol decisivo, e Andreoni, non solo per l’assist decisivo. Buona prova di Brlek, sotto tono Piccinocchi. Poche sufficienze nel Pisa, troppo remissivo e rinunciatario, incapace di reagire anche dopo il gol di Cavion ASCOLI […]

Partita poco spettacolare con rarissimi spunti e pochissime giocate di qualità. Nel grigiore generale spiccano le prestazioni di Cavion, autore del gol decisivo, e Andreoni, non solo per l’assist decisivo. Buona prova di Brlek, sotto tono Piccinocchi. Poche sufficienze nel Pisa, troppo remissivo e rinunciatario, incapace di reagire anche dopo il gol di Cavion

ASCOLI

Leali. Dopo 9 minuti si fa trovare pronto sull’insidiosa punizione di Liotti che, in tuffo, mette in angolo. E’ l’unico intervento della sua partita. voto 6

Andreoni. La migliore prestazione da quanto è in bianconero. Il Pisa non attacca mai dalla sua parte e lui ne approfitta per spingere con continuità, mettendo al centro diversi cross interessanti. Perfetto quello per il gol di Cavion. voto 7 (dall’83° Troiano ng)

Padoin. Partita giudiziosa la sua, spinge poco ma in fase difensiva si fa trovare sempre pronto. voto 6

Brosco. Il Pisa in attacco è poca cosa e trascorre una serata molto tranquilla. Rischia di combinarla grossa prima del gol di Cavion quando, con la palla ancora in gioco, mette le mani sul collo a Fabbro, spingendolo a terra, rischiando rosso e rigore. voto 6

Gravillon. Come Brosco trascorre una serata relativamente tranquilla, anche se nel finale di gara per due volte si fa trovare pronto nell’anticipo su Moscardelli. voto 6,5

Petrucci. Torna titolare dopo gli errori di Empoli. Questa volta non sbaglia, anche se non riesce a far girare la squadra come dovrebbe. voto 5,5

Cavion. E’ in un buon periodo di forma, lo aveva dimostrato a Pordenone e lo conferma questa sera. E’ il più vivo e intraprendente dei centrocampisti bianconeri, corre e si propone. E non poteva essere che lui a risolvere la partita, con un perfetto tiro al volo sul cross di Andreoni. voto 7,5

Piccinocchi. Torna titolare dopo diverse partite ma non brilla. Sbaglia qualche pallone di troppo, commette anche un brutto fallo su Fabbro che gli costa la giusta ammonizione. voto 5 (dal 63° Ardemagni. Il suo ingresso dà la scossa ai bianconeri e mette in difficoltà la difesa pisana. Dopo il gol almeno in un paio di circostanze è libero in area ma i suoi compagni lo ignorano colpevolmente. voto 6)

Brlek. Parte come trequartista dietro le due punte, ruolo che non gradisce molto ma prova ugualmente a farsi valere. Cresce sensibilmente quando, con l’ingresso di Ardemagni, torna a centrocampo. Sfiora per due volte il gol. voto  6

Scamacca. Non è facilissimo e neppure troppo piacevole fare l’attaccante nell’Ascoli attuale. Fino a che rimane in campo non riceve un pallone giocabile in area, si sacrifica molto e lotta per aiutare la squadra. voto 6 (dal 78° Gerbo ng)

Da Cruz. Nel primo tempo non si vede molto, ha una buona opportunità di testa intorno alla mezzora ma manda alto. Più nel vivo del gioco nella ripresa, sciupa un paio di contropiedi favorevoli nel finale. voto 6

Zanetti (allenatore). La vittoria è arrivata e questa è l’unica cosa che conta, almeno in questo periodo. Sul piano del gioco la sua squadra non brilla e fatica terribilmente a costruire. Di contro non rischia praticamente mai, anche per la pochezza in fase offensiva degli ospiti. voto 6

PISA

Gori. La prima conclusione nello specchio dell’Ascoli è quella che regala ai 3 punti ai bianconeri sulla quale può poco. Nel finale evita il raddoppio su Da Cruz. voto 6

Ingrosso. Schierato a destra nella difesa a tre trascorre più di un’ora nella quasi tranquillità. Ma in occasione del gol di Cavion non è pronto ad andare a chiudere sul centrocampista bianconero. voto 5  (dal 70° Moscardelli. Inserito per dare un po’ di peso all’asfittico attacco toscano non riesce ad incidere. Prova la conclusione da lontano senza impensierire Leali. voto 5,5)

Aya. Nel primo tempo svetta più volte di testa sui cross, soprattutto di Andreoni. Un po’ più in difficoltà nella ripresa quando entra Ardemagni. voto 5,5

Benedetti. Partita diligente, interpreta in maniera sufficiente il terzo nella difesa a tre, senza troppe sbavature. voto 6

Lisi. Spinge poco, si preoccupa soprattutto di difendere, cosa che fa abbastanza agevolmente nel primo tempo, con più difficoltà nella ripresa. voto 6

Liotti. Il suo sinistro su punizione, dopo 9 minuti, resterà l’unica conclusione dei suoi di tutta la partita. Ma in fase difensiva fatica molto, spesso in difficoltà sulle discese di Andreoni. voto 5,5 (dal 76° Di Quinzio ng)

De Vitis. Partita diligente la sua, senza acuti ma anche senza troppi errori. Cala un po’ nella ripresa e, soprattutto, non riesce a cambiare passo quando, una volta subito il gol, servirebbe velocizzare un po’ di più il gioco. voto 5,5

Pinato. Si vede pochissimo nel primo tempo, scompare nella ripresa fino a che non viene sostituito. voto 5  (dal 68° Siega. Sembra intraprendente, prova un paio di incursioni appena entra in campo ma si spegne molto presto. voto 5,5)

Verna. Dirige bene il centrocampo toscano nel primo tempo, un po’ più in affanno nella ripresa, soprattutto quando deve provare a cambiare passo. voto 6

Minesso. Un paio di spunti in avvio, comunque controllati dalla difesa bianconera, poi si eclissa e non si vede più neppure nel finale quando i suoi si gettano in avanti alla ricerca del pareggio. voto 5

Fabbro. La sua mobilità e velocità all’inizio crea qualche apprensione alla difesa bianconera, poi con il Pisa che si chiude sempre più si vede poco. Non riesce ad incidere nel finale. voto 5,5

D’Angelo (allenatore). Ha l’alibi delle tante assenze ma, soprattutto nel primo tempo, quando l’Ascoli sembrava più in affanno, doveva e poteva osare un po’ di più. Subito il gol getta dentro tutti i giocatori offensivi che ha a disposizione, senza ottenere risultati. voto 5

Rapuano (arbitro). Partita non complicata da arbitrata, lascia molto correre, suscitando qualche dubbio. Sceglie di richiamare solamente Brosco quando il centrale bianconero, con la palla ancora in gioco, mette le mani sul collo di Fabbro in area. voto 5,5