27 Febbraio 2019

Le pagelle di Ascoli – Foggia: promossi e bocciati

Ancora una volta spicca tra i bianconeri la prestazione di un monumentale Addae che onora la fascia da capitano con una partita delle sue. Rosseti si ripete, Beretta è un’autentica spina nel fianco della difesa foggiana, Ninkovic non brilla ma inventa il gol del 2-1. Ancora dubbi su Milinkovic Savic, non sicurissimo Brosco. Nel Foggia […]

Ancora una volta spicca tra i bianconeri la prestazione di un monumentale Addae che onora la fascia da capitano con una partita delle sue. Rosseti si ripete, Beretta è un’autentica spina nel fianco della difesa foggiana, Ninkovic non brilla ma inventa il gol del 2-1. Ancora dubbi su Milinkovic Savic, non sicurissimo Brosco. Nel Foggia spicca, fino a che resta in campo, Deli, giornata storta per Mazzeo e per la difesa. Ancora decisivo Kragl

ASCOLI

Milinkvic Savic. Dopo appena tre minuti si fa trovare pronto sulla conclusione ravvicinata ma centrale di Mazzeo. Non proprio impeccabile in occasione del primo pareggio di Deli, per il resto non viene mai impegnato dal Foggia. Anche sul gol del 2-2 di Kragl non sembra prontissimo e forse è un po’ sorpreso dalla traiettoria, comunque di non semplice lettura. voto 5,5

Laverone. Conferma di non attraversare un periodo di particolare brillantezza, ad inizio partita Cicirelli lo salta in un paio di circostanze lo salta troppo facilmente. Poi pian piano cresce, prende le misure all’avversario e, nel finale di tempo, da un suo cross nasce la grande occasione per Beretta. Nella ripresa si preoccupa, senza troppe sbavature, di chiudere. voto 6

Rubin. Esordio in bianconero, proprio contro la sua ex squadra, non facile per lui che nel primo tempo soffre molto la brillantezza di Matarese, spesso preso in mezzo dalle sovrapposizioni di Busellato. Molto meglio nella ripresa quando annulla l’attaccante foggiano e tiene bene la posizione. voto 6

Brosco. Un passo indietro rispetto alla partita di Cremona nella quale sembrava fosse tornato il difensore insuperabile ammirato nel girone di andata. Dopo appena 3 minuti si perde, insieme a Valentini, Mazzeo. Il suo rinvio sbagliato favorisce Deli in occasione dell’1-1, in un altro paio di circostanze si perde Mazzeo che, fortunatamente, non sfrutta le occasioni. Poco attento, anche se in crescita nella ripresa. voto 5,5

Valentini. ng (dal 7° Quaranta. Praticamente dopo la brutta prestazione di Foggia non si era più visto, ironia della sorte torna protagonista proprio contro i rossoneri, causa l’infortunio repentino di Valentini. Un po’ in difficoltà negli spazi larghi del primo tempo, più sicuro e a suo agio nella ripresa con l’Ascoli chiuso nella propria metà campo. voto 6)

Addae. Non che servisse, ma la fascia da capitano gli dà un’ulteriore carica. Nel primo tempo è praticamente ovunque, lo trovi a chiudere davanti alla sua area poi, subito dopo, a spingere nella tre quarti avversaria. Nel secondo tempo tutto difesa dell’Ascoli ovviamente si esalta, prezioso nel gioco aereo. Voleva festeggiare la fascia con una vittoria, e, dopo il pareggio in extremis di Kragl, prova addirittura il colpaccio con un colpo di testa che, però, termina alto. Da clonare. voto 7,5

Casarini. Torna in campo dopo un paio di turni di stop e all’inizio fatica terribilmente a trovare ritmo e posizione. Il Foggia palleggia bene e rapidamente a metà campo e lui soffre ed appare in difficoltà. Molto meglio nella ripresa quando l’Ascoli si chiude dietro e la sua sapienza tattica viene esaltata. voto 6

Frattesi. Primo tempo a fasi alterne per lui, bene quando si tratta di spingere, poco attento quando deve chiudere. Aiuta poco Rubin, troppo spesso messo in mezzo tra Matarese e Busellato, è pericoloso di testa subito dopo il vantaggio di Rosseti. Nella ripresa gioca in maniera giudiziosa fino al 94 quando si lascia trasportare dall’entusiasmo e segue, senza ragione, la ripartenza di Ninkovic, lasciando troppo scoperto il centrocampo bianconero nel repentino capovolgimento di fronte che porta al gol di Kragl. voto 5,5

Ninkovic. Nel primo tempo non sembra essere la sua giornata, si vede poco e non riesce mai ad incidere. Poi, all’improvviso, al 44° si accende, dopo una discesa di 20 metri supera un avversario e guadagna una punizione dai 20 metri che trasforma alla sua maniera. Nella ripresa, con l’Ascoli tutto chiuso dietro, si vede poco. voto 6,5

Beretta. Primo tempo ottimo il suo, sporcato solamente dalla clamorosa occasione fallita al 39°. Ma il gol del vantaggio iniziale è per un buon 50% merito suo, bravo a rubare palla sulla tre quarti a Ranieri e a servire con un perfetto cross Rosseti. Fino a che resta in campo è una spina nel fianco della disattenta difesa foggiana. voto 6,5 (dal 79° Cavion ng)

Rosseti. Ancora a segno dopo la rete da tre punti di Cremona, ancora una volta con un gol di ottima fattura. C’è tutto nel suo gol, l’attacco allo spazio, lo stop difficilissimo ma perfetto, la rapidità con cui si gira e non consente a Leali di chiudere completamente lo specchio. Non fa molto altro ma il gol è di quelli d’autore. voto 6,5 (dal 55° Ciciretti. Non è ancora al top ma non è neanche troppo fortunato, entra ad inizio ripresa e fatica anche perché l’Ascoli ha rinunciato a giocare. Si fa notare per un bello spunto in area (più bello da vedere che utile) ma anche per una serie di passaggi sbagliati. Ancora molto lontano dal giocatore che ricordavamo. voto 5,5)

Vivarini (allenatore). Tiene in panchine Troiano, probabilmente non ancora al meglio, e la scelta ci sta. Nel primo tempo la squadra è viva e sempre pericolosa quando viene avanti. Nella ripresa ha il demerito di rinunciare troppo presto e di pensare solo a difendersi e, alla fine, puntuale arriva la beffa. Non è neanche fortunato perché perde subito Valentini e, nella ripresa, anche Beretta che serviva per provare a tenere palla lontana. Prova a ridare fiducia a Ciciretti che, però, ancora una volta delude. voto 6

FOGGIA

Leali. Non può nulla sul gol di Rosseti, compie un miracolo (con un pizzico di fortuna) su Beretta ma vien poi beffato dalla perfetta punizione di Ninkovic. voto 6

Ngawa. Partita senza troppi squilli, non appare sempre sicuro quando deve difendere, nella ripresa prova anche a spingere e mette un paio di cross potenzialmente pericolosi in area. voto 6

Billong. La sua squadra è più portata ad offendere e spesso lascia i difensori uno contro uno. Soffre la velocità e la fisicità di Beretta, nel finale si sposta in avanti per cercare di far valere la sua stazza. voto 5,5

Martinelli. Ha qualche responsabilità sul gol di Rosseti, troppe volte in affanno anche quando gli avanti bianconeri non sembravano particolarmente pericolosi. voto 5,5

Ranieri. Una sua clamorosa dormita provoca il vantaggio bianconero, si fa beffare e rubare palla come un pivello. Poi prova a rifarsi spingendo ma non combina molto. voto 5

Busellato. Molto bene nel primo tempo, pimpante e sempre propositivo, con le sue sovrapposizioni a destra mette in difficoltà la difesa bianconera. Meno bene nella ripresa quando, negli spazi stretti, fatica di più a rendersi utile. voto 6

Greco. Nel centrocampo tutto votato ad attaccare del Foggia è l’unico che prova anche a difendere. E’ il più in difficoltà nel primo tempo ma, di contro, è il più lucido dei suoi in mezzo al campo. voto 6

Deli. E’ l’anima del gioco offensivo del Foggia nel primo tempo, dai suoi piedi nascono tutte le azioni pericolose rossonere. Sempre pronto a sfruttare le opportunità, trova il pareggio con una rete da opportunista dell’area. E’ costretto ad uscire ad inizio ripresa e il gioco dei suoi ne risente. voto 7 (61° Iemmello. Padalino lo getta nella mischia nell’ultima mezzora per dare un po’ di fisicità in più all’attacco dei suoi. Come al solito lavora molto per la squadra, anche se in concreto non conclude moltissimo. voto 6)

Matarese. Dopo i primi minuti di studio si fa molto intraprendente, mette in grande difficoltà Rubin e da un suo cross radente nasce il pareggio di Deli. Meno brillante nella ripresa quando inevitabilmente accusa un calo. voto 6,5 (69° Kragl. La sua panchina iniziale ha stupito tutti, poi Padalino lo getta nella mischia per gli ultimi 20 minuti. Non sembra molto ispirato, almeno fino al 94°. Quando, con una conclusione delle sue, regala un pareggio ormai insperato ai rossoneri. voto 7)

Mazzeo. Serata storta per l’attaccante pugliese che già dopo 3 minuti avrebbe l’opportunità per far male ma calcia troppo centrale. La difesa bianconera lo contiene bene ma anche quando lo perde di vista non riesce a sfruttare l’occasione. Serata da dimenticare. voto 5

Cicirelli. In avvio è il più brillante dei suoi, poi con il passare dei minuti Laverone gli prende le misure e lui pian piano si spegne. voto 5,5 (dal 79° Chiaretti ng)

Padalino (allenatore). Opta per un discreto turn over, lasciando a riposo inizialmente anche Iemmello e Kragl. La sua squadra gioca un buon calcio ma la sua difesa non convince. Nella ripresa senza più Deli e con l’Ascoli chiuso la sua squadra non trova più spazi. Poi, però, ci pensa il solito Kragl. voto 6

Artbitro Giua. E’ tra gli arbitri più promettenti e nel primo tempo dimostra il perché. Sempre vicino all’azione, vede perfettamente nei due contatti in area (uno per parte), due simulazioni giustamente punite con il giallo. Nella ripresa, però, la partita si innervosisce e lui fatica a tenerla in pugno. voto 6,5