18 Febbraio 2020

Cittadella, Frare: “Meglio affrontare Iemmello che una verifica di chimica”

Domenico Frare, ventitreenne difensore del Cittadella, si racconta. Tanti gli argomenti trattati, dall’infanzia, fino al bel rapporto creatosi con “Bibi” Simone Branca. “L’amore per lo sport -dice negli studi di Rigorosamente Cittadella– è nato fin da subito. Già in tenera età ricordo le tante trasferte fatte per seguire le mie sorelle sui campi dell’intera provincia. Piano piano mi […]

Domenico Frare, ventitreenne difensore del Cittadella, si racconta. Tanti gli argomenti trattati, dall’infanzia, fino al bel rapporto creatosi con “Bibi” Simone Branca.

L’amore per lo sport -dice negli studi di Rigorosamente Cittadella è nato fin da subito. Già in tenera età ricordo le tante trasferte fatte per seguire le mie sorelle sui campi dell’intera provincia. Piano piano mi sono avvicinato anch’io al calcio e, con il passare degli anni, per far si che questo sport diventasse la mia vita, ho dedicato sempre meno tempo alla scuola. Prendere il diploma è il mio sogno e so che un giorno riuscirò a coronarlo. Per dedicarmi interamente al calcio ho lasciato la scuola in quarta superiore.

Nel frattempo però, sul campo, il diploma se lo è guadagnato a pieni voti. Dopo l’eccezionale campionato dello scorso anno, il giovane difensore veneto si sta affermando anche in questo 2020. Non per ultima, è arrivata l’ottima prestazione di Pescara, che ha consentito alla sua squadra di portare a casa una vittoria importantissima. Alla domanda: “Meglio affrontare una verifica di chimica o gli attaccanti di Serie B?” Frare, ridendo, risponde:

Mi fanno decisamente meno paura gli attaccanti di questa Serie B. Battute a parte, si sta confermando questo un campionato di alto livello e, Benevento a parte, anche molto equilibrato. Importante è per noi essere ancora in corsa per i nostri obbiettivi e, dopo l’altalenante periodo, vincere contro la formazione di Legrottaglie è stato di un’importanza vitale.

E’ stato un inizio di campionato molto complicato per me a causa di un infortunio che mi sono portato dietro dallo scorso anno. Fortunatamente il mister ha continuato a credere in me ed è stato bravo a non farmi mancare mai la sua fiducia. Ora sto bene e sto ritrovando continuità. Cerco di dare sempre il massimo durante la settimana per alzare ancor di più l’asticella. Sabato torniamo a giocare in casa e cercheremo di invertire il trend di cui ci siamo resi protagonisti in negativo quest’anno. Le ultime tre sconfitte casalinghe subite fanno male, soprattutto per una squadra come la nostra. Non so da cosa dipenda questo aspetto, quel che so è che faremo di tutto per ritrovare compattezza e concretezza in ogni zona del campo. Dobbiamo cercare di essere più pazienti e meno frenetici, evitando di cadere ancora in inutili tranelli. Il Cittadella non rappresenta più una sorpresa, come poteva esserlo qualche anno fa. Siamo ormai una realtà affermata, sarà anche per questo forse che gli avversari vengono qui incattiviti e con l’intenzione di disputare sempre la partita della vita.

La Juve Stabia è sicuramente cresciuta rispetto al girone d’andata. E’ una squadra con buone individualità e che gioca bene a calcio. Hanno ritrovato fiducia. Non sarà facile affrontarli.

Non sono per nulla stupito di me stesso. So quanto valgo e quanto ho lavorato duro per arrivare dove sono. Come ho già detto, cerco di dare sempre il massimo per affermarmi su questi livelli e perché no, per provare ad arrivare ancora più in alto. L’infortunio di inizio anno, in un primo momento, mi ha sconfortato un po, ma, ho già attraversato in passato momenti di questo tipo e l’esperienza mi è servita per non abbattermi.

Certo che penso al gol, -ride- ogni settimana lavoro duramente per impedire agli altri di farne. Battute a parte, si, mi piacerebbe segnare. Chissà che il primo goal non arrivi proprio sabato contro la Juve Stabia. La mia priorità resta comunque bloccare gli attaccanti avversari e aiutare la mia squadra a conquistare la vittoria in ogni gara.

L’ultima battuta riguarda poi Simone Branca, compagno di squadra con cui Domenico ha legato maggiormente e, anche ieri sera, tramite sms non ha fatto mancare il suo supporto intervenendo in diretta:

“Con Simone c’è un rapporto speciale, è nata una grande amicizia. In campo ci chiamiamo “Bibi” (ma Domenico non ne svela il perché). Se potessi, a lui ruberei sicuramente il piede sinistro. E’ un bravo ragazzo, oltre ad esser un grande giocatore…” conclude Domenico.