15 Aprile 2023

Cagliari, Ranieri: “Proviamo sempre a vincere, ma non ci riusciamo. A questa squadra ho dato entusiasmo”

La rivendicazione

Francesco Pecoraro/Getty Images - Via One Football

Mister Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa al termine del match pareggiato 0-0 contro il Frosinone all’Unipol Domus.

Ecco le dichiarazioni, raccolte da Calciocasteddu:

Proviamo ogni volta a fare nostre le partite, ma non ci riusciamo. Però sono particolarmente soddisfatto della prova dei ragazzi, soprattutto nella ripresa le ripartenze del Frosinone ci hanno messo in difficoltà. Hanno giocatori di gamba, abbiamo sofferto a un certo punto. Mancosu ha sentito una fitta e si è fermato subito: dopodomani lo valuteranno e vedremo.

Ci manca un giocatore come Pavoletti. Oggi puoi chiedere di dare una mano sotto questo aspetto a Mancosu o a Falco: ma non c’è l’istinto del goleador, è normale. A me dispiace lasciare Lapadula solo: Prelec si dà da fare, però deve ancora migliorare e avere il tempo per crescere.

Il Frosinone non ha avuto paura del Cagliari. Sono molto fisici e bravi a stare coperti. Il vento ha cambiato le dinamiche del loro gioco, non solo il nostro. Hanno fatto la loro partita. Noi meglio nel primo che nel secondo tempo: non siamo riusciti a concludere come avremmo voluto.

Makoumbou ha dato tante volte la palla in verticale: impazzisco quando la dà indietro. Ha fatto una gran partita, lui come tutti gli altri ragazzi. L’importante, nonostante la mancata vittoria, è mettere comunque fieno in cascina.

Ho scelto Falco-Mancosu perché li ho visti bene in settimana, per dare fastidio al Frosinone. A Prelec ho chiesto anche di dare un’occhiata sulla fascia, per aiutare la squadra in fase difensiva. I ragazzi hanno la consapevolezza di essere quadrati. Complimenti a Grosso e alla società: hanno fatto un grande lavoro e gli ho fatto gli auguri per la prossima stagione. Meritano tutto ciò che stanno costruendo.

Difesa? Ho lavorato sull’aspetto mentale e tattico. Al mio arrivo ho trovato una squadra spenta, senza emozioni. Non è facile. Gli ho ridato l’entusiasmo di giocare, per sentirsi di nuovo forti. Dossena e Obert stanno facendo un lavoro meraviglioso: mi dispiace per chi non gioca, però ora sono impossibili da togliere.”