11 Ottobre 2022

Bari, Pucino: “Il nostro segreto è il lavoro costante. Espulsione di Cagliari? Mai vista una cosa del genere”

Raffaele Pucino, terzino del Bari, è intervenuto in conferenza stampa analizzando lo strepitoso momento vissuto dalla sua squadra

Raffaele Pucino, terzino del Bari, è intervenuto in conferenza stampa soffermandosi sullo strepitoso momento vissuto dalla sua squadra. Le sue parole riportate da “TuttoBari.com”:

Il segreto dietro i grandi traguardi è il lavoro costante, lo scorso anno abbiamo iniziato un percorso che non era facile ma che doveva essere vincente. In C ci siamo riusciti, ora ci troviamo ad affrontare un campionato con un altro obiettivo, ma bisogna sempre lavorare e restare umili. Negli ultimi anni sono stato abituato a segnare un paio di reti, ma l’importante è che le cose vadano così, in questo momento dobbiamo pensare poco all’io e molto alla squadra“.

Obiettivi stagionali? In queste otto partite il Bari ha dimostrato di potersela giocare con tutti, dobbiamo continuare a ragionare partita dopo partita senza guardare troppo in là. I risultati portano consapevolezza, vincere ti aiuta a lavorare con il sorriso durante la settimana, serve continuare così perché il lavoro che stiamo svolgendo è sotto gli occhi di tutti. Una squadra che contro chiunque mantiene il suo atteggiamento è una formazione pronta. La Serie B è un campionato in cui non devi dare nulla per scontato, la continuità è fondamentale, stiamo dimostrando di avere grandi qualità“.

Ascoli? In bianconero ho passato due anni intensi, perché eravamo partiti con un obiettivo e poi ci siamo trovati a lottare per altro, nell’ultima stagione abbiamo fatto qualcosa di miracoloso. La piazza vive di calcio, sono stato felice di averci giocato. La mia espulsione a Cagliari? Io sono sincero, quando sbaglio ho il pregio di chiedere scusa. Ma da quando gioco non ho mai visto una cosa del genere, all’arbitro ho detto ‘che c***o fischi’, spesso i direttori di gara non espellono per questo. Mi servirà d’insegnamento per le prossime volte”.

Il preparatore atletico D’Urbano? Il professore è una persona che pretende impegno, quando c’è un allenamento più leggero ci sprona a dare sempre il massimo. Innegabilmente in questo momento le squadre fanno fatica a reggere il confronto fisico con noi, che seguiamo il suo lavoro e lo facciamo a tutta. Rispetto all’anno scorso anche io sto molto meglio fisicamente, anche perché allora non avevo fatto la preparazione”.