10 Dicembre 2023

Parma-Palermo 3-3, un super Brunori non basta: Charpentier fa esplodere il Tardini al 95′

Il racconto del match

Ci sono delle volte in cui per rialzarsi bisogna toccare il fondo. Il punto più basso toccato dal Parma in questa prima parte di stagione è stata la sconfitta contro il Lecco e il pareggio contro il Modena. Due gare senza successo che però è arrivato contro lo Spezia in maniera rocambolesca. In settimana i crociati hanno accarezzato l’impresa di estromettere la Fiorentina dai quarti di finale della Coppa Italia, ma l’esperienza della Viola e qualche errore di gioventù hanno impedito al destino di far il suo corso.

Non c’è tempo però per piangersi addosso e per rimuginare sui propri sbagli, al Tardini arriva un Palermo ferito, in crisi di risultati, che cercherà di trasformare l’impossibile in possibile per la classifica, per il morale e per provare a rimettersi in carreggiata.

Primo Tempo

Parma-Palermo è anche la sfida tra due allenatori protagonisti in passato di tante promozioni in Serie A. Pecchia cambia rispetto alla gara di Coppa Italia, in difesa rientra Di Chiara; in mezzo al campo riecco Estevez al fianco di Hernani. In avanti spazio a Man, Partipilo e Bernabè alle spalle dell’unica punta Bonny.

Corini risponde con un 4-3-3 e si affida al tridente formato da Di Mariano, Di Francesco e bomber Brunori. Segre vince il ballottaggio con Henderson e l’ex Stulac, assente Ceccaroni in difesa, al fianco di Lucioni c’è Marconi.

Pronti, via e il Palermo gela il Tardini: Brunori vede Chichizola fuori dai pali e segna con un pallonetto dalla trequarti. Il gol subito sveglia il Parma che guadagna due calci d’angolo e dagli sviluppi del secondo corner sfiora il pari con un colpo di testa di Delprato. I rosanero rischiano ancora allo scoccare del quarto di gioco, ma prima Man si fa murare una conclusione dalla retroguardia siciliana, poi Bonny calcia sull’esterno della rete da buona posizione.

Il Palermo si affaccia poche volte dalle parti di Chichizola ma quando lo fa non perdona: al 17′ la squadra di Corini raddoppia, Coulibaly fa partire il contropiede, il pallone arriva sui piedi di Brunori che lascia partire un destro imprendibile che spegne la sua corsa all’incrocio dei pali. La rete del 2-0 è una mazzata psicologica per il Parma che si affida alle folate di Bernabè ma non crea problemi a Pigliacelli. Pochi pericoli in area di rigore, solo tante conclusioni fuori dallo specchio della porta.

Secondo Tempo

Ad inizio ripresa il Parma si rimette subito in carreggiata. Un guizzo di Estevez, servito da Bonny, vale il gol dell’1-2 che riapre la sfida del Tardini. Al 57′ il neo entrato Camara va ad un passo dal 2-2, dribbling ubriacante su Mateju e conclusione che si impenna, non creando alcun problema a Pigliacelli. Le occasioni da gol ora fioccano per i crociati, il Palermo non riesce più a ripartire: azione insistita dalla sinistra, Man raccoglie uno spiovente impreciso di Camara e crossa in area dove Bonny fallisce di testa un comodo tap-in, spedendo alto.

I principali pericoli arrivano dalla sinistra con Camara che sfonda e mette al centro un cross teso che nessuno riesce a deviare verso la porta avversaria. Bel momento di sport al momento dell’uscita dal campo di Brunori, che riceve l’applauso anche del pubblico di casa. Pecchia le prova tutte per cercare di arrivare al pareggio, dentro Benedyczak e Mihaila per Bonny e Man. Proprio il rumeno ex Atalanta ha sui piedi l’occasione del 2-2 ma davanti al portiere allarga troppo la conclusione e calcia a lato.

Il primo vero highlights del secondo tempo del Palermo arriva all’83’: sugli sviluppi di calcio d’angolo Lucioni si divora la rete che avrebbe potuto chiudere l’incontro. È il preludio al gol che arriva 60 secondi dopo con Segre che approfitta di un’indecisione del reparto difensivo emiliano e non trema a tu per tu con Chichizola. Finita? Macchè. Ad inizio recupero il Parma prima rientra in partita con una conclusione imprendibile di Mihaila e poi fa impazzire di gioia il Tardini all’ultimo respiro: Charpentier di testa sfrutta un ottimo suggerimento di Bernabè e sigla il 3-3 definitivo.