1 Marzo 2024

Brescia, Maran: “Palermo arrabbiato, ma noi siamo carichi. Mano Papetti con l’Ascoli? Per chi fa calcio non è mai rigore”

Rolando Maran, tecnico del Brescia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Palermo, in programma domani alle ore 14:00 al “Rigamonti”. Ecco quanto raccolto dai colleghi di Bresciaingol.com: Che partita ti aspetti? “Di affrontare un Palermo arrabbiato dopo l’ultimo risultato. Se uno punta ad andare in A, perdere in casa non […]

Ufficio Stampa FCS- FotoSport Bordoni

Rolando Maran, tecnico del Brescia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Palermo, in programma domani alle ore 14:00 al “Rigamonti”.

Ecco quanto raccolto dai colleghi di Bresciaingol.com:

Che partita ti aspetti?

“Di affrontare un Palermo arrabbiato dopo l’ultimo risultato. Se uno punta ad andare in A, perdere in casa non aiuta. Sappiamo che è una squadra forte, al di là della sconfitta. I loro punti di forza sono indiscutibili”. 

C’è molta tensione attorno a Corini da parte di tifoseria e critica, pensi che queste situazioni possano influire?

“Difficile entrare in casa d’altri. Qualsiasi risposta potrebbe essere sbagliata. Bisognerebbe capire perchè si crea questo”. 

Sta mancando qualcosa al Brescia negli ultimi metri, come mai?

“Siamo questi e abbiamo dimostrato di fare cose fatte bene e altre meno. Ho l’impressione che quando fiutiamo il pericolo ci viene il braccino corto ed è dettato dal vissuto. Dobbiamo essere bravi ad andare oltre. E’ vero che certi avversari possono evidenziare alcuni nostri aspetti più o meno congeniali. Quando andiamo sotto però facciamo qualcosa sempre di importante. Ci vuole più concretezza. Vogliamo andare sempre oltre il nostro limite”. 

Dopo il turno infrasettimanale come sta la squadra?

“Abbiamo avuto la sfortuna di avere la trasferta più scomoda in infrasettimanale. Non ci sono stati affaticamenti particolari, siamo riusciti a preparare il match come volevamo noi”. 

Il retaggio dell’anno scorso quando finirà?

“E’ un qualcosa di inconscio. A volte usiamo mezzi diversi per venire fuori dai guai, ma a volte fa a cazzotti con il fatto che dovremmo essere più leggeri”. 

Bisogna prima di tutto sporcare le qualità del Palermo o far uscire le vostre?

“Dovremo avere una o l’altra cosa. Anche il Palermo cercherà di silenziare le nostre qualità. Incontriamo una partita molto complicata e bella da giocare. Siamo già carichi, oggi la squadra aveva già voglia di andare in campo perchè è bella e stimolante da giocare, ho dovuto dirgli: “calma, che si gioca domani”. Il Palermo ci farà soffrire, ma non conosco una partita dove non si soffre”. 

Che progressi vedi nella condizione di Borrelli? E come sta Cistana?

“Gennaro non ha ancora i novanta minuti, devo capire quanto minutaggio più avere. In rifinitura si lavora poco in campo aperto e questo non aiuta a capire quanto ha recuperato. Può incrementare i 20-25’ di martedì. Cistana ha fatto tutto da ieri, ma deve trovare la condizione. Sicuramente viene in panca ed è già positivo”. 

Il Var continua a far discutere, non è un po’ troppo il rigore per un fallo di mano di Papetti? 

“Purtroppo quasi sempre quello è rigore, anche se con la Reggiana con noi il contatto su Moncini non è stato punito. Con il fallo di mano ormai si semplifica. Per chi è abituato a fare calcio, il mani di Papetti non è rigore. Ma ormai viene tutto fissato con un fermo immagine, che vuol dire tutto o niente. Se si fosse andati al Var per il contatto Rozzio-Moncini era impossibile non dare rigore”. 

Cosa frena ancora questa squadra?

“Siamo questi e abbiamo dimostrato di fare cose fatte bene e altre meno. Ho l’impressione che quando fiutiamo il pericolo ci viene il braccino corto ed è dettato dal vissuto. Dobbiamo essere bravi ad andare oltre. E’ vero che certi avversari possono evidenziare alcuni nostri aspetti più o meno congeniali. Quando andiamo sotto però facciamo qualcosa sempre di importante. Ci vuole più concretezza. Vogliamo andare sempre oltre il nostro limite”. 

Dopo il turno infrasettimanale come sta la squadra?

“Abbiamo avuto la sfortuna di avere la trasferta più scomoda in infrasettimanale. Non ci sono stati affaticamenti particolari, siamo riusciti a preparare il match come volevamo noi”. 

Il retaggio e le paure dell’anno scorso quando finiranno?

“E’ un qualcosa di inconscio. A volte usiamo mezzi diversi per venire fuori dai guai, ma a volte fa a cazzotti con il fatto che dovremmo essere più leggeri”. 

Bisogna prima di tutto sporcare la qualità del Palermo o far uscire le vostre?

“Dovremo avere una o l’altra cosa. Anche il Palermo cercherà di silenziare le nostre qualità. Incontriamo una partita molto complicata e bella da giocare. Siamo già carichi, oggi la squadra aveva già voglia di andare in campo perchè è bella e stimolante da giocare, ho dovuto dirgli: “calma, che si gioca domani”. Il Palermo ci farà soffrire, ma non conosco una partita dove non si soffre”. 

Che progressi vedi nella condizione di Borrelli? E come sta Cistana?

“Gennaro non ha ancora i novanta minuti, devo capire quanto minutaggio più avere. In rifinitura si lavora poco in campo aperto e questo non aiuta a capire quanto ha recuperato. Può incrementare i 20-25’ di martedì. Cistana ha fatto tutto da ieri, ma deve trovare la condizione. Sicuramente viene in panca ed è già positivo”. 

Il Var continua a far discutere, non è un po’ troppo il rigore per un fallo di mano di Papetti? 

“Purtroppo quasi sempre quello è rigore, anche se con la Reggiana con noi il contatto su Moncini non è stato punito. Con il fallo di mano ormai si semplifica. Per chi è abituato a fare calcio, il mani di Papetti non è rigore. Ma ormai viene tutto fissato con un fermo immagine, che vuol dire tutto o niente. Se si fosse andati al Var per il contatto Rozzio-Moncini era impossibile non dare rigore”.