20 Giugno 2018

La B che sarà: viaggio alla scoperta di Cosenza

Il dado è tratto: l’ultima squadra che si unirà al prossimo campionato di Serie B è il Cosenza. I “lupi” silani hanno battuto il Siena conquistando così l’ambita promozione nella serie cadetta che mancava da ben 15 anni. PianetaSerieB ha deciso di fare un viaggio e scoprire tutte le curiosità sulle neopromosse, partendo proprio dalla […]

Il dado è tratto: l’ultima squadra che si unirà al prossimo campionato di Serie B è il Cosenza. I “lupi” silani hanno battuto il Siena conquistando così l’ambita promozione nella serie cadetta che mancava da ben 15 anni. PianetaSerieB ha deciso di fare un viaggio e scoprire tutte le curiosità sulle neopromosse, partendo proprio dalla città calabrese

La storia

Il Cosenza rappresenta uno dei blasoni più importanti del calcio calabrese, tornato in gloria quest’anno con lo splendido campionato disputato in Serie C. Il Cosenza nasce nel 1912 ma di fatto inizia l’attività agonistica nel 1914, ad oggi nel palmares conta 19 campionati di Serie B ed una Coppa Italia Lega Pro vinta nel 2015. Nella sua storia ha avuto ben quattro rifondazioni che l’hanno portato a fallire e risorgere fino ad arrivare alla stagione attuale. Nel 2003 il Cosenza Calcio non si iscrive al campionato, venendo così sostituito dal Cosenza Football Club; lo stesso viene poi rifondato nel 2007 tramite il cambiamento di ragione sociale del Rende Calcio. Il 30 Maggio 2008 la Fortitudo Cosenza si trasforma nuovamente in Cosenza Calcio, riacquistando la matricola 1914. L’attuale società parte da un sodalizio fatto nel 2011 dall’attuale presidente Eugenio Guarascio.

Lo stadio

Lo stadio del Cosenza alle origini era diverso da quello attuale. I “lupi” nei primi anni della loro vita non ebbero di fatto uno stadio per quasi 20 anni; il primo venne costruito il 28 Ottobre 1931 con la denominazione “Città di Cosenza“, nel 1953 venne poi intitolato alla memoria di Emilio Morrone, ex calciatore cosentino scomparso prematuramente. Lo stadio attuale del Cosenza è invece il SanVito-Marulla, completato nel 1993 e con una capienza pari a 24. 209 posti disponibili.

Bandiere

Il Cosenza nel corso della sua storia ha perso tragicamente pezzi importanti che ne hanno fatto la storia. Il 1989 la città piomba in lutto per la misteriosa morte di Donato Bergamini. Il calciatore viene ritrovato senza vita sulla Strada Statale 106. All’epoca si pensò subito al suicidio, ma solo il 16 Novembre 2017 è stata ufficialmente dichiarata la morte per soffocamento e quindi riconosciuto l’omicidio. L’1 Ottobre 1992 il centrocampista Massimiliano Catena perde tragicamente la vita a soli 23 anni a causa di un incidente stradale. Il 19 Luglio 2015 il Cosenza perde la sua bandiera, Gigi Marulla. Lo storico calciatore del Cosenza è deceduto in seguito ad una congestione causata da una bevanda ghiacciata con conseguente arresto cardiaco. Lo stesso anno lo stadio viene rinominato “San Vito-Marulla”.

(A sx Gigi Marulla- Foto: Andrea Rosito)

(In alto Donato Bergamini- Foto: Iacchitè.com)

(A dx Massimiliano Catena- Foto:Iacchitè.com)

Bergamini, Catena e Marulla ad oggi rappresentano tre storiche bandiere per il Cosenza, a loro sono dedicati i settori e lo stadio del Cosenza.

Curiosità

Il figlio di Gigi Marulla –Kevin– ricopre il ruolo di Team Manager nella squadra del Cosenza.

(Kevin Marulla sotto la Curva Nord dello Stadio Adriatico- Foto: Andrea Rosito)