12 Aprile 2024

L’ex vice di Grosso sul rifiuto al Palermo: “Dopo Lione forse non era sicuro di voler nuovamente subentrare”

La versione

Frosinone Calcio

Stefano Morrone, ottimo ex centrocampista e vice di Fabio Grosso a Brescia, Sion e Frosinone, è intervenuto ai microfoni di Mediagol.it soffermandosi anche sul recente no di quest’ultimo al Palermo, il quale aveva pensato proprio al terzino sinistro Campione del Mondo nel 2006 per sostituire l’esonerato Eugenio Corini, salvo poi dover virare su Michele Mignani.

“Fabio è un allenatore bravissimo, con me sfondate una porta aperta. Lui sa cosa vuole e sa come leggere le situazioni, vivere i momenti. Grosso è un allenatore che può stare tranquillamente in Serie A e col tempo ci arriverà. Mignani? Le sue squadre giocano sempre bene, lo ha dimostrato a Bari. Persona pacata, moderata che mi ha fatto un’ottima impressione. Il lavoro che ha fatto a Bari è stato strepitoso. In due giorni si può far poco per preparare una partita, ci mancherebbe altro. Subentrare non è mai facile però quando lo fai bene e sai dove mettere le mani poi puoi essere ancora più incisivo. Perché alcuni allenatori rifiutano di prendere una panchina a stagione in corso? Penso che sia sempre difficile subentrare. Ho vissuto quotidianamente il lavoro di Fabio Grosso. È incisivo. Magari sai, l’esperienza di Lione da subentrato è andata male e riprovarci in un contesto diverso a poche giornate dalla fine… non saprei, avrà fatto questo pensiero. Certe dinamiche vanno vissute personalmente. Alle volte bisogna dire di no e poi se una società ci crede iniziare dal ritiro. La voglia di subentrare a volte ti porta a fare errori. Bisogna anche saper aspettare”.