6 Aprile 2024

Un golasso, tante polemiche e miracoli di Micai: il Cosenza non passa al Garilli. 2-2 con la Feralpisalò

Il racconto del match

Feralpisalò

Allo stadio Leonardo Garilli la Feralpisalò ha l’opportunità di avvicinare seriamente la zona salvezza ospitando il Cosenza. Gli uomini dell’ex Marco Zaffaroni, galvanizzati dal successo in casa della Cremonese, possono agganciare i Lupi in profonda crisi a 34 punti. Per la squadra calabrese, non costruita per lottare per non retrocedere, fare punti diventa vitale per scongiurare un finale di stagione del tutto inatteso.

PRIMO TEMPO

La prima chance, clamorosa, capita sui piedi di Mazzocchi al secondo minuto. L’attaccante, da pochi metri, manda alto sopra la traversa il tiro che avrebbe potuto sbloccare la gara. Al minuto 19 i gardesani vanno in vantaggio con Andrea La Mantia. L’attaccante prende il tempo a un disattento Gyamfi e colpisce di testa un gran cross dalla destra del solito ispirato Felici. Al 28′ arriva il pareggio ed è l’ennesima magia del rientrante Gennaro Tutino, che tiene a galla da solo la squadra. Cross a mezza altezza di Marras dalla destra e il bomber si coordina in semi-rovesciata. La palla batte a terra e si impenna, nulla può Pizzignacco. Otro nivel.

SECONDO TEMPO

Il secondo tempo è segnato dal discussissimo gol su rigore siglato al 54′ da La Mantia. La discussione non sta nel penalty, sacrosanto, ma in quello che è accaduto dopo l’iniziale errore dell’attaccante. Aveva infatti segnato sulla ribattuta Letizia, entrato troppo presto in area. L’arbitro invece di assegnare fallo ha fatto ripetere l’esecuzione. Al 74′ i rossoblù riescono a pareggiare: secondo assist di giornata di Marras, inserimento centrale del subentrato Antonucci che aggancia alla perfezione e indirizza sul secondo palo Pizzignacco. All 85′ Micai salva la partita in uscita bassa su Tonetto, incapace di concretizzare col rientro sul mancino un contropiede fulmineo dei Leoni del Garda. Al 93′ è ancora prodigioso Micai, che risponde alla conclusione potente e ravvicinata di Compagnon a mano aperta. Parata difficilissima che tiene in piedi la squadra.