Che fine ha fatto… Alessio Da Cruz
Alla scoperta di Alessio Da Cruz
Le storie che più o meno direttamente si legano al calcio giocato sono ciò che in fin dei conti rendono magico questo sport. Perché dietro ad atleti e professionisti che settimanalmente offrono delle prestazioni a tutti gli amanti dello sport, ci sono uomini con storie e problemi di ordinaria quotidianità. Per questo andare a caccia di storie che possano riportare alla luce vecchi protagonisti della serie cadetta è l’obiettivo principale di questa rubrica. Oggi è il turno di Alessio Da Cruz.
Alessio Da Cruz nasce ad Almere, in Olanda, il 18 gennaio 1997. Nonostante sia nato in Olanda, decide di scegliere la nazionalità della Repubblica di Capo Verde. La prima vera esperienza dell’attaccante è all’Ajax, il club che lo formerà e che lo lancerà. Le giovanili le dividerà infatti tra Ajax, Almere City e Twente. Arrivato nel calcio dei grandi a 17 anni, è allo Jong Twente che esordisce nel professionismo. Sei partite e un gol gli valgono il passaggio nella prima squadra del Twente. Nonostante le qualità tecniche non viene riconfermato e nel 2015-16 passa in prestito al Dordrecht. 28 apparizioni e 5 reti non sono sufficienti per valergli il ritorno a casa, giunge così su di lui il Novara che ne acquista il cartellino a parametro zero.
La prima parentesi calcistica italiana di Da Cruz è targata proprio Novara. La Serie B è già il campionato complesso che abbiamo imparato a conoscere oggi, ma l’attaccante, grazie anche alla versatilità che ne contraddistingue l’interpretazione del ruolo, ricava abbastanza spazio. L’esperienza in Piemonte dura da agosto 2017 a gennaio 2018. La buona prima parte di stagione convince il Parma ad effettuare per lui un esborso di circa tre milioni di euro. Con i ducali colleziona sei presenze e zero gol. Contribuisce però alla promozione in Serie A, dove militerà per sei mesi. Nonostante la conferma le cose non girano, per questo nel suo destino c’è ancora la Serie B. Su di lui irrompe lo Spezia che se ne garantisce le prestazioni in prestito per sei mesi. I gol a fine stagione saranno due in tredici presenze. Altro giro, altra esperienza a termine. Questa volta Ascoli. Con la maglia bianconera, sempre in Serie B, porta a casa quindici presenze impreziosite da cinque gol. I numeri però non convincono. Il riscatto non c’è e, al ritorno al Parma, viene ceduto il giorno stesso all’estero. Farà ritorno in Italia due anni dopo, nel gennaio del 2022 è il Vicenza a volerlo per tentare un’insperata salvezza. Il contributo di due gol è magro, la squadra retrocederà. Ancora estero e ancora Serie B un anno più tardi. La Feralpisalò, neo promossa in cadetteria, prova ad affidarsi alla sua esperienza per implementare il parco attaccanti. La scintilla non scoccherà mai e, nonostante il biennale firmato, arriverà l’accordo per la rescissione consensuale.
La sensazione avuta circa il percorso di questo ragazzo è che le vere doti non si siano mai viste per intero. Questo girovagare di prestiti e di situazioni poco stabili probabilmente avrà influito sul rendimento di un atleta le cui doti lasciavano intendere altro. Dopo le esperienza italiane, ha fatto ritorno in Olanda, tra le fila del Fortuna Sittard militante in Eredivise. Ad oggi ha messo in bacheca sette presenze ed un solo gol.