25 Novembre 2023

Cremonese, Castagnetti: “Siamo partiti forte poi ci siamo un po’ adagiati”

Le parole di Castagnetti, decisivo in Cremonese-Lecco

Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images - Via OneFootball

Castagnetti, centrocampista della Cremonese e match-winner contro il Lecco, ha commentato la gara dello “Zini”. Ecco le sue parole, riportate da cuoregrigiorosso.com:

Una partita difficile ma portata a casa con un tuo gol.
«Siamo partiti forte, poi abbiamo subito il ritorno del Lecco. Con il Brescia sembravamo il Real Madrid, ma non dimentichiamoci che in campo ci sono anche gli avversari e ci siamo un po’ adagiati. Bisogna lottare sempre fino alla fine soprattutto se si affronta una squadra come il Lecco che probabilmente insieme a noi era la squadra più in forma del campionato. L’1-0 di oggi è arrivato con un po’ di sofferenza ma va bene così, perché in Serie B ci sono tante partite di questo genere». 

A parte il gol, ti senti la fiducia da parte di tutto l’ambiente? Negli anni scorsi non sempre è capitato.
«Sì, sento la fiducia e questo è fondamentale per un calciatore. Magari è perchè sono diventato anche un po’ più vecchiotto ed esperto e so meglio quello che devo fare: ogni cosa che faccio cerco di farla al meglio». 

Oggi, in qualche occasione, la squadra ha mostrato addirittura un eccesso di qualità con tanti tocchi di tacco e la volontà di andare in porta col pallone.
«Forse in quello bisogna migliorare non solo in fase d’attacco ma in tutte le zone del campo. Il mister vuole che non buttiamo mai via la palla ma certe volte bisogna saper leggere i momenti della partita. In alcune situazioni, se bisogna calciare la palla fuori dallo stadio bisogna farlo senza troppi problemi. In fase offensiva, invece, queste situazioni avvengono quando magari ci sono squadre molto chiuse e quindi si tende credere che la chiave per sfondare il muro avversario sia il fraseggio nello stretto, ma spesso non è così. È solo apparenza». 

Qualche volta conviene provare il tiro da fuori. Tanti ne sono capaci in rosa, no?
«Tanti possono calciare da fuori, le frecce che possono scoccare dall’arco sono tante. Il Lecco in quel momento era chiuso dietro e ho potuto calciare dal limite dell’area. Se capita ancora, saremo pronti».

Dall’arrivo di Stroppa, molti big (tra cui te) hanno ritrovato consapevolezze e certezze. Nel concreto Stroppa su cosa ha lavorato?
«Il mister lavora molto sulle uscite dal basso e possesso palla volto ad offendere. L’efficacia di questa rete di passaggi dipende anche dal tipo di partita e dal tipo di avversario che si va ad affrontare ma secondo me possiamo migliorare molto sotto questo punto di vista: bisogna cercare l’uomo smarcato per andare poi a fare gol».