18 Ottobre 2023

Brescia, senti Calori: “Pareggite? Sono comunque risultati positivi! Manca un attaccante che faccia goal con costanza…”

Il parere dell'esperto allenatore

Calori

Intervenuto sulle colonne di Bresciaingol.com, Alessandro Calori, ex calciatore e tecnico delle Rondinelle, si è soffermato sul positivo primo scorcio di stagione della compagine lombarda, unica imbattuta al momento tra Serie A e cadetteria.

Quanto servono i pareggi nell’era dei 3 punti?

“Sono utili perché sono pur sempre risultati positivi soprattutto per una squadra che sta cercando e trovando il proprio equilibrio. Se non si perde vuol dire che il gruppo è tosto e con carattere. Per arrivare ai 3 punti bisogna trovare maggiore forza d’urto davanti perché la fase difensiva è solida. La squadra è comunque partita bene e dopo la pausa può proseguire su questa buona squadra, avendo anche la possibilità di recuperare ulteriore terreno con le tre partite rinviate ad inizio stagione. Inoltre vedo più mordente rispetto all’anno scorso”.

Gastaldello ha pareggiato il 52% delle partite in cui è stato sulla panchina del bs. Come si sconfigge la pareggite?

“La si sconfigge entrando in forma, con un attaccante che fa tanti gol, con l’inserimento dei centrocampisti e con la consapevolezza che la quadra giusta si può trovare anche nel corso della stagione e non per forza nelle primissime partite. In questo momento manca un attaccante che segni in maniera costante. Moncini ha trovato due gol nelle ultime due partite e se dovesse iniziare a segnare con continuità allora le vittorie arriveranno più facilmente, anche se si tratta di un gioco corale. L’importante è non perdere la tramontana”.

A lei è successo di avere stagioni in cui la sua squadra pareggiava tanto? Come è finita la stagione?

“Sì, mi è capitato. In 15 anni me ne sono capitate tante. Credo che per dare equilibrio e serenità al gruppo anche il pareggio può essere utile. Sono ragionamenti che vanno fatti in base all’idea di gioco che vuoi fare. Se il pareggio arriva attraverso una buona proposta di gioco allora di conseguenza arriveranno anche le vittorie. L’allenatore deve essere bravo a guidare e capire dove può arrivare la squadra”.

Questo Brescia a cosa può aspirare?

“Il tempo lo dirà. Il campionato di Serie B è lungo e quindi ciò che viene detto oggi può essere smentito tra dieci giorni. Vedo organici molto forti, come quello del Palermo e del Parma. Gli emiliani sono una squadra fresca, giovane e che gioca bene. Anche il Venezia ha una squadra importante, mentre la Cremonese sta risalendo la classifica. Per il resto c’è molto equilibrio. Il Brescia per il blasone che ha dovrebbe sempre stare al vertice. So come ragiona la tifoseria bresciana: è abituata a vedere la propria squadra in Serie A e non si accontenta di fare annate normali. La società deve trovare i giusti accorgimenti per trovare continuità per restare nella parte sinistra della classifica. D’altronde non si può frenare l’entusiasmo della gente. La squadra però deve trovare innanzitutto la sua identità ed è importante non fare promesse che poi rischi di non poter mantenere. Lo scorso anno sicuramente sarà servito da lezione”.