26 Aprile 2024

Bari, senti Dionigi: “Questa rosa non è da 15° posto. In questo momento manca la fiducia”

Il pensiero

Cosenza Calcio

L’ex allenatore del Bari Davide Dionigi ha parlato, ai microfoni di Tuttobari, circa la situazione dei Galletti in questa stagione con un occhio di riguardo alla gara fondamentale di domani contro il Cosenza. Di seguito le sue parole:

“Lì davanti il parco giocatori è importante, penso a elementi come Puscas, Sibilli, Nasti e Diaw. Purtroppo però, un po’ per infortuni e un po’ per altri motivi, nessuno di questi si è mai trovato a giocare al massimo della forma. Per me Polito ha costruito un organico di tutto rispetto, nessun allenatore rifiuterebbe questa squadra. Non si può dire che la rosa sia da quintultimo posto, non è semplice capire da fuori cosa sia successo”.

Su Nasti: È un giocatore che per il suo carattere forte può sopportare il peso di doversi caricare le squadre sulle spalle. Potrebbe essere la rivelazione di fine anno, anche perché ha caratteristiche psicologiche importanti. Non si abbatte e non soffre la pressione, è molto istintivo”.

Sull’aspetto tattico: Io penso che la mossa che ha fatto Giampaolo sia quella giusta. Il Bari deve sfruttare la velocità dei suoi attaccanti. Penso che questo modulo potrebbe essere quello giusto per salvarsi. Kallon può dare grande dinamismo e ripartenze. Sibilli, allo stesso modo, può essere messo nelle condizioni ideali. Stiamo parlando di una squadra forte, per me è strano vederla lì con quell’organico”.

Sul momento dei biancorossi:  “Quando viene a mancare la fiducia, tutto diventa più difficile. Non è tanto una questione di moduli, anche se per me la difesa a quattro è più adatta per questa squadra. Quello che è accaduto a Giampaolo mi è capitato ad Ascoli, in cui con poche partite alle spalle ho preso una squadra spacciata. In queste situazioni la tattica conta fino a un certo punto. Il suo lavoro sarà quello di agire sulla testa dei giocatori”.

Su Giampaolo: Noi siamo stati compagni di squadra, lui è una persona molto pacata, riflessiva. Come allenatore non l’ho conosciuto e non saprei dare un giudizio, ma ho seguito la partita con il Pisa e, parte le distanze iniziali non trovate, alla lunga il Bari è venuto fuori con un gioco brillante e offensivo. Ha creato tanto, soprattutto nel secondo tempo”.