13 Novembre 2022

Bandecchi duro: “Il calcio a Terni non interessa a nessuno, pensate solo al derby col Perugia”

Il duro sfogo del numero uno del sodalizio rossoverde

Stefano Bandecchi, patron della Ternana, ha parlato – come di consueto, mediante i propri profili social – al termine del pareggio a reti bianche maturato ieri al “Liberati” tra le Fere ed il Brescia. Nel mirino del numero uno rossoverde, questa volta, sarebbe finita la scarsa affluenza nell’impianto umbro a margine del match contro le Rondinelle. Queste – riportate da TernanaNews.it – le dichiarazioni dell’imprenditore livornese:

“Voglio fare un’analisi che è molto semplice. Se una squadra che è terza in classica ha meno di 5mila persone allo stadio vuol dire che è una squadra che non interessa, alla città, al pubblico alla provincia. 300mila persone fa la Provincia di Terni. Meno di 5mila persone (5.662 il dato ufficiale dei presenti ndr.) per una partita che si è giocata alle 16.15. e’ poco dignitoso. Bisogna iniziare ad essere sincere con tutti. Come lo sono stato con i miei calciatori. Lo voglio fare con i ternani che ritengono che il calcio è importante. Il calcio a Terni è una cosa che non interessa più a nessuno, a meno che la partita con il Perugia. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Terni è una città che inizia a boccheggiare, che soffre. Soffre sempre. Mi sembra che vi sia entrato nelle ossa l’idea della sconfitta sempre e comunque. Non sapete nemmeno vincere. Lunedì verrò a Terni per darvi la mia idea su come si risolleva una città moribonda. Bisogna cominciare a cambiare atteggiamento. Se veramente siete interessati alla Ternana, veniteci allo stadio. Si lotta, si vince e si perde tutti insieme. non festeggiate solo quando vi portiamo a casa il titolo. Fatelo anche quando lottiamo. Fatelo come fanno a Genvoa, a Livorno, a Catania e via dicendo. Cominciamo ad assumerci ognuno le proprie responsabilità. Sennò la vostra città andrà a finire male. Altro che unione con il Lazio. Voi non vi unite con nessuno, sparite e diventate una piccola realtà inesistente. Bisogna cambiare andazzo”.