24 Aprile 2021

Chievo, Mogos: “Vogliamo tornare presto a essere il vero Chievo”

MOGOS CHIEVO AGLIETTI – Il difensore del Chievo Vasile Mogos ha parlato di come la squadra si stia preparando al meglio per il rush finale, del tecnico Aglietti e tanto altro. Queste le sue dichiarazioni, riportate da Larena.it: Sul periodo della squadra: “Nell’ultimo periodo qualcosa ci è mancato, ma in questi giorni il mister ce l’ha fatto capire […]

MOGOS CHIEVO AGLIETTI – Il difensore del Chievo Vasile Mogos ha parlato di come la squadra si stia preparando al meglio per il rush finale, del tecnico Aglietti e tanto altro.

Queste le sue dichiarazioni, riportate da Larena.it:

Sul periodo della squadra: “Nell’ultimo periodo qualcosa ci è mancato, ma in questi giorni il mister ce l’ha fatto capire a modo suo. Vogliamo tornare presto ad essere il Chievo vero, quello che ad esempio ha vinto col Pisa“.

Su Aglietti: “Usa bastone e carota, pretende sempre il massimo da tutti, tiene tanto a quel che fa. E tratta tutti allo stesso modo, non importa se hai dieci anni o trentacinque. Per lui sono veramente tutti uguali. Con lui contano i meriti e basta“.

Sui miglioramenti: “Mi piace giocare dal basso, anche col portiere. Con gli esterni che spingono e l’azione che spesso va all’esterno. Non puoi risparmiarti con lui, se non vai sempre al massimo stai fuori. Sapevo che era così da quei mesi ad Ascoli. Al Chievo non ha fatto altro che confermarmelo”.

Sulla nazionale e gli Europei mancati: “Ogni calciatore sogna di giocare una competizione del genere, ma ormai non ci penso più. Adesso conta il campionato e il cammino verso i prossimi Mondiali“.

Sull’infanzia: “Eravamo tutti insieme, sul divano, con la mia famiglia. Tutti con la mano sul cuore ad ascoltare l’inno. Sono in Italia fin da bambino ma le radici non si dimenticano. A partire dalla lingua, fino a tutto il resto”.

Sul modello: “Ho sempre creduto che Ronaldinho abbia cambiato certe regole del calcio degli ultimi anni con le sue magie, la sua allegria, quelle giocate che per altri parevano impensabili. Poi mi sono innamorato di Cristiano Ronaldo, per la sua mentalità più che per il talento. Per il lavoro continuo, per come si è sempre allenato. Una macchina, davvero. Resto convinto che alla lunga certi sacrifici paghino. Sono fiero di quel che ho fatto finora, ma non voglio fermarmi”.

Sui pericoli dei play off: “Prima bisogna arrivarci. E per entrarci servirà innanzitutto una grande prestazione martedì ad Empoli. Dovremo avere più fame di loro, da lì in avanti saranno tutte finali”

Sul match con la Cremonese, sua ex squadra: “Una parte importante del mio percorso, ritroverò tanti amici e tanti vecchi compagni anche se in campo ognuno andrà per la propria strada. Tengo molto a quella partita, come del resto è naturale che sia”.

Futuro al Chievo? : “Io sono contento del Chievo, Francesca è contenta di stare a Verona. Il suo parere è fondamentale. Non vedo quindi grossi ostacoli”.

Il miglior terzino in Serie A? : “Dipende anche dal modulo, ma al di là dei grandi campioni a me piace molto Dimarco. Me lo sono già trovato di fronte, davvero un buon giocatore”.

Sul il più difficile da marcare: “Totò Di Gaudio. Lo conoscevo già, ma anche ora è il motorino che è sempre stato. Quando parte non lo prendi davvero mai. Ma tutto il Chievo vale molto. E proveremo a dimostrarlo già ad Empoli“.