29 Febbraio 2024

Buffon ci ha creduto e il sogno va verso la realizzazione

Buffon e il Parma

Photo by Marco Luzzani/Getty Images - Via One Football

C’è una cosa tanto sbagliata quanto ricorrente nel calcio: i paragoni. Per mille motivi, non c’è niente di più errato che fare confronti tra più giocatori – soprattutto se di epoche calcistiche differenti. Eppure, nel tempo questa è diventata una pratica comune che “diverte” i più – soprattutto nella stampa italiana.

Per fortuna però, c’è un paragone che è via via scemato nel dimenticatoio. Il motivo? Sono tutti d’accordo, o quasi. Il quesito si riferisce a chi sia il portiere più forte della storia del calcio; e la maggior parte delle volte, per la felicità degli italiani, i protagonisti rispondono Gianluigi Buffon.

L’ex numero 1 della Juventus e della Nazionale Italiana è stato in cima al mondo per anni: tra vittorie, mentalità ed integrità umana, il ragazzo nato a Carrara nel 1978 ha dimostrato di non avere eguali. Nessun portiere ha fatto la sua carriera, nessun giocatore ha mantenuto un livello talmente alto e costante per 25 anni.

Buffon ha appeso i guantoni al chiodo nell’estate 2023, lasciando un segno indelebile nella storia del calcio italiano e mondiale. Tra Parma, Juventus e Nazionale Italiana, l’ex numero 1 è stato davvero, fra tutti, il numero 1.

La storia di Gianluigi Buffon: tra Parma, Juventus e Italia

Che Gianluigi Buffon avesse qualcosa di speciale lo si poteva intuire già dal fatto che fino all’adolescenza giocava come centrocampista. Dopo essersi divertito con gli amici nelle squadrette di provincia della sua Carrara, però, si innamora del portiere del Camerun degli anni ’80 Thomas N’Kono e decide di seguirne le orme.

Comunica quindi alla sua squadra giovanile di allora che dalla stagione successiva avrebbe fatto il portiere, ma si vede rispondere picche. Rifiutato, sceglie di andare a giocare altrove, al Bonascola. Qui sboccia come portiere e dopo un solo anno arriva la chiamata del Parma nell’estate 1991.

Ben presto la sua personalità e sfrontatezza dell’epoca si fanno notare. L’esordio in Serie A è sancito dal rigore parato a Ronaldo contro l’Inter, poi da lì è tutta un’evoluzione di eventi che lo porteranno a diventare il miglior portiere al mondo. Dopo 4 anni a Parma infatti piomba su di lui la Juventus nell’estate 2001. Qui Buffon prende tutto: vittorie, scudetti, fama mondiale, gloria eterna. Il portierone rimarrà in bianconero per quasi due decenni, vivendo appieno gioie e dolori: dai campionati vinti alle finali di Champions League perse, dal record di punti e presenze alla retrocessione in Serie B nell’estate del 2006. E in tutto ciò si toglie anche un altro “piccolo sfizio”: il Mondiale di Germania vinto da protagonista con l’Italia di Lippi.

L’esperienza bianconera termina con la fine di un ciclo a dir poco vincente sancito dai 9 scudetti consecutivi – record di sempre nella storia del calcio. Ormai a fine carriera, nel 2018 il portiere originario di Carrara accetta l’esperienza al Paris Saint Germain in Francia, ma l’amore per la Vecchia Signora è troppo forte: dopo una sola stagione il ragazzo torna a casa, per di più accettando per la prima volta il posto da secondo a Szczesny.

La sua vita calcistica a Torino termina però definitivamente nell’estate 2021, quando fa una scelta di cuore: anziché ritirarsi torna in Serie B a Parma, in quella piccola città emiliana, quella “chicca” che gli ha permesso di diventare ciò che è diventato.

Buffon a Parma: sogni futuri, rimpianti passati e realtà presenti

Come se avesse un debito da saldare, Buffon scende in Serie B con un sogno ben preciso: riportare il Parma, gloriosa e storica società italiana, dove merita. Cioè in Serie A.

Il primo anno è di ricostruzione, visto che il club ducale è appena retrocesso come ultimo classificato dalla massima serie italiana. Nella stagione 2021/22 quindi i gialloblu chiudono a metà classifica, ben lontani dall’obiettivo promozione. Forse proprio i risultati deludenti hanno spinto il portierone a rimanere e firmare un altro anno per riprovarci.

La stagione seguente infatti le cose vanno in maniera ben diversa. La squadra è stata rinforzata e Buffon ha alzato l’asticella per tutti: la sua romantica ambizione di riportare in alto il “suo” Parma si poteva toccare con mano. Come racconta il sistema dei risultati esatti, i ducali chiudono al 4^ posto qualificandosi per i playoff. Qui però suoi sogni di gloria si infrangono: il Parma viene eliminato dal Cagliari in semifinale, proprio ad un passo dalla promozione.

Rabbia, dolore, tristezza, delusione: i tifosi parmensi si stringono a lui, che nel contempo si è anche infortunato, in un abbraccio carico di emozioni. Lì termina la carriera di Gianluigi Buffon, che dopo 2 anni dal suo ritorno a Parma decide di dire davvero “basta”. E a detta sua, non poteva esserci chiusura migliore. Ma forse non tutto è perduto. Buffon è ormai un ex giocatore, ma il Parma continua a stupire. Oggi infatti i ducali sono 1^ in classifica in Serie B e l’obiettivo di ritornare nella massima serie non è mai stato così concreto. La stagione è ancora lunga, ma sognare non costa nulla. E inoltre, c’è un tifoso d’eccezione in più.