6 Ottobre 2023

ESCLUSIVA PSB – Dionigi: “Spezia e Samp pagano la retrocessione, il Parma farà campionato a sé. Cosenza? Guarascio ha aumentato il budget”

Davide Dionigi, ex calciatore e tecnico con anni di esperienza in Serie B, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni.

A poche ora dal calcio d’inizio di Brescia-Feralpisalò, match di apertura della 9ª giornata del campionato di Serie B, è intervenuto ai nostri microfoni Davide Dionigi. Ex calciatore ed allenatore, Dionigi ha vestito le maglie di vari club attualmente in cadetteria e guidato numerose squadre dalla panchina. Dionigi, infatti, annovera nella propria carriera anni di esperienza da calciatore con Como, Reggiana, Sampdoria, Bari, Ternana e Spezia. Come tecnico, invece, ha allenato Cremonese, Catanzaro, Brescia, Ascoli e Cosenza. Di seguito le sue dichiarazioni:

Che impressioni ha avuto dagli inizi con il botto di Palermo e Parma? Le partenze a rilento di Spezia e Sampdoria l’hanno sorpresa?

“Palermo e Parma vengono da un percorso iniziato l’anno scorso. Hanno costruito le rose per iniziare forte quest’anno, hanno tanta qualità come Sampdoria e Spezia del resto. È una sorpresa vedere lì le due liguri, l’attenuante è che hanno cambiato allenatore. Quando passi dalla A alla B paghi lo scotto. Pirlo e Alvini sono nuovi, quando cambi il tempo va dato ma al momento non è la posizione che ci si aspettava. Però c’è fiducia nei confronti degli allenatori: evidentemente le società credono che possano risalire”.

Proprio con la Sampdoria ha vissuto una delle parentesi più importanti della sua carriera. Lei al momento continuerebbe con Pirlo in panchina? Ad Ascoli è già un crocevia del campionato?

“Alla Sampdoria io ho vissuto due anni meravigliosi. So cosa significa indossare quella maglia e giocare a Marassi. Non so cosa vuole fare la società, anche se le va fatto un plauso per la difesa verso Pirlo. Ma la Samp non può restare in quella posizione: credo che le idee di Pirlo possano essere assimilate con il tempo, anche se nel nostro sport chiaramente conta il risultato immediato. Ad Ascoli è un crocevia, dopo ci sarà la sosta. Non è una partita facile per entrambe, la Sampdoria andrà a giocare con il coltello tra i denti perché non può permettersi altri passi falsi”.

È in un momento clou anche lo Spezia di Alvini. La squadra si prepara al derby con il Pisa, molto sentito tra le due tifoserie…

“Chi vincerà potrà avere lo slancio per risalire, chi perderà si troverà in una situazione difficile a livello ambientale. Le due tifoserie ci tengono particolarmente, sono convinto le due squadre combatteranno in campo”.

Da allenatore una delle sue prime tappe è stata Cremona, che ha iniziato con qualche intoppo il campionato nonostante gli arrivi di due top di categoria come Coda e Vazquez. In questi casi come dovrebbe comportarsi un allenatore? 

“La Cremonese è una grande piazza che ho avuto la fortuna di allenare. Ha una squadra fortissima: diamo tempo a Stroppa, che ha vinto a Cosenza e perso contro la prima della classe. Il Parma farà un campionato a sé. Le idee di calcio di Stroppa entro qualche mese entreranno nei meccanismi di gioco della squadra”.

A Brescia è stato confermato Gastaldello dopo il ripescaggio dalla C. È stato suo collaboratore tecnico e membro dello staff: quali sono i suoi principali punti di forza?

“Confermare un allenatore dopo una retrocessione non è facile. Ma Cellino vede in Gastaldello delle qualità per allenare, quest’anno esprimendole dall’inizio sta facendo bene. Per un allenatore giovane questo è un fattore importante. Di Gastaldello ricordo una persona decisa che sapeva cosa voleva. Poi Brescia sicuramentre non è una piazza facile, ma i fattori per guardare in alto ci sono”.

Il Catanzaro ha iniziato sulle ali dell’entusiasmo dopo la storica promozione dalla C, il Cosenza è ripartito da Fabio Caserta. Per la prima volta dopo tempo si trovano entrambe in zona playoff. Riusciranno a mantenere questi ritmi e lottare per i playoff dopo anni difficili per motivi diversi?

“Il Catanzaro sta facendo un miracolo e sta andando oltre le aspettative. La società punta forte sul progetto tecnico di Vivarini. Il Cosenza invece ha costruito una squadra importante, Guarascio ha aumentato il budget. Questa posizione per il Cosenza è la normalità e sono convinto che entrambe lotteranno per le prime dieci posizioni, magari anche per le prime otto”.