19 Settembre 2023

I top e flop di PSB – Pecchia è una sentenza, Gorini ed il Citta pure. Spezia, ci sei? Nesta ed il cambio decisivo (in negativo)

Il meglio e il peggio della quinta giornata

Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images - Via One Football

La quinta giornata di Serie B è andata in archivio. Classifica riscritta, ma con ancora tanti asterischi, e primissimi equilibri che si intravedono.

Il campo ha dato diversi spunti di riflessioni e, come sempre, di seguito i top e flop di Pianeta Serie B.

TOP

Fabio Pecchia – Il Parma è una squadra forte, fortissima e su questo non ci piove. I ducali, però, non sono l’unica squadra finemente attrezzata per vincere il campionato ed è qui che subentra il lavoro e la qualità di Fabio Pecchia. Sulla falsariga di quanto replicato a Cremona, con 6 mesi d’assestamento ed un anno trionfale, a Parma la storia è simile ma con una preparazione ancor più profonda. La scorsa stagione è servita a Pecchia per conoscere a fondo tutti gli angoli della sua rosa ed ora, dopo un anno di lavoro, il potenziale è enorme. Il 5-0 a domicilio a Catanzaro è un segnale fortissimo non solo per il risultato. Il Parma gioca bene, a tratti domani ed a tratti è ingiocabile. Pecchia sta raccogliendo frutti ricchissimi ed i ducali sono, ad oggi, la squadra da battere.

Gorini ed il Cittadella: finiranno mai di stupirci? – Giocatori non conosciuti ai più, tanta programmazione e colpi ben assestati. Marchetti, come ogni anno, addobba la tavola grazie alla piena fiducia della famiglia Gabrielli e Gorini, da qualche tempo, è il deputato a far fruttare il materiale messo a disposizione. Risultato? Una delle società migliori di tutto il calcio italiano, “piccola” nei numeri economici, ormai stupisce se si salva nel finale di stagione e non lo fa più se espugna il Ferraris o arriva puntualmente ai playoff. Quello del Cittadella è un capolavoro a cielo aperto di cui se ne parlerà sempre troppo poco.

FLOP

Spezia – Vanno bene le attenuanti per la depressione sportiva della retrocessione ma 1 solo punto è davvero troppo troppo poco. La squadra è clamorosamente attrezzata ed in campo potenzialmente letale ma nei fatti nulla di questi presupposti si traduce in realtà. Alvini non ha ancora preso in mano la squadra che ora vede allontanarsi in modo già nitido le squadre che sulla carta dovrebbero giocarsi la promozione con i liguri. Le altre ci sono mentre lo Spezia, caduto sotto il colpo del sempre ottimo Venezia, no.

Difensivismo ingiustificato: i cambi di Nesta – Dominare la Cremonese in un primo tempo giocato ottimamente non è una banalità per una neopromossa. La Reggiana ha messo sotto i grigiorossi ma all’intervallo il cambio di Nesta, con annesso messaggio implicito del cambio d’atteggiamento, ha nei fatti indirizzato il secondo tempo. Inserire un difensore per un attaccante consegnando pallone e pallino alla qualità della Cremonese è consegnarsi ad epilogo certo. Una gara preparata al meglio indirizzata con un cambio difensivista che ha tolto dalle mani della Reggiana la prima vittoria stagionale.