27 Febbraio 2024

Sampdoria-Cremonese, il ricordo di Gianluca Vialli

Non esistono eroi o grandi imprese, c'è la determinazione di persone semplici che non si arrendono mai: ad un anno dalla scomparsa, Sampdoria-Cremonese nel ricordo di Gianluca Vialli

Claudio Villa/Getty Images - Via One Football

Era la sua partita, è stata l’ultima da calciatore della Sampdoria, prima del trasferimento alla Juventus. Un trasferimento doloroso ma allo stesso tempo il coronamento di un percorso, quello a tinte blucerchiate, che al di là degli straordinari successi ottenuti fu determinante per la nascita di un altresì straordinario rapporto di amicizia e fratellanza con Roberto Mancini.

Negli occhi il rigore parato da Donnarumma a Saka, il trionfo europeo di Wembley e quell’abbraccio simbolico denso d’amore, di amicizia, di fratellanza, di riscatto nei confronti di un male che lo ha costretto a combattere una battaglia impari, non riuscendo però a spegnere il suo magico sorriso, il gol più bello di tutta la sua carriera.

Questa sera quando il direttore di gara darà il via alle ostilità tra Sampdoria e Cremonese, il pensiero andrà a lui, a Gianluca Vialli. La sua Doria e la sua Cremo lotteranno per obiettivi diversi: non ci sarà alcun tricolore o trono d’Europa da inseguire per i padroni di casa, anzi bisognerà tenersi a distanza di sicurezza dalle sabbie mobili della zona retrocessione, con la speranza di tornare sul treno dei grandi il prima possibile, quel treno che vede la formazione ospite alloggiare nella Carrozza 3.

Non ci sono eroi o grandi imprese, c’è la determinazione di persone semplici che non si arrendono mai. La morte genera in noi dubbi, interrogativi, angosce, paure, Gianluca l’ha trattata come una compagna di viaggio e ha imparato che non tutti i mali vengono per nuocere, anzi spesso rappresentano un’opportunità. Per dirla alla Vialli “siamo il 20% di ciò che ci succede e l’80% di come reagiamo a ciò che accade”: i momenti brevi ma intensi, l’amore, l’affetto dei propri cari, il voler convincersi che in fondo al tunnel ci sarà sempre una nuova luce ad attenderci. Quella luce che Gianluca non vedeva l’ora di scoprire e che probabilmente avrà salutato col sorriso.