2 Marzo 2023

Fedele al Calcio – Romano Perticone, il professore di Twitter

Romano Perticone, il Professore di Twitter

Il tema social network, oramai penetrato nella nostra quotidianità e fissatosi come un nuova parte del corpo inevitabilmente connessa con tutto il resto, meriterebbe un enciclopedico approfondimento che – probabilmente – riscriverebbe cose già dette in maniera prolissa ma opinabile e banale allo stesso tempo. Non è questo il senso della trattazione, né c’è alcun desiderio di indirizzare il discorso verso l’analisi di questo macrocosmo. L’intenzione di chi scrive è di elogiare chi, in Serie B, ha capito come pochi – forse nessuno – la modalità corretta per amalgamare pensieri, status, visibilità e attenzione al lascito.

Romano Perticone e la passione per Twitter

La carriera di Romano Perticone, noto difensore, potrebbe non agitare l’animo di un miope banalizzatore: il settore giovanile di una big (il Milan, con cui ha tra l’altro esordito in prima squadra), una vagonata di presenze in Serie B (con iniezioni di A e C), apparizioni nelle Nazionali giovanili. La MessiRonaldite porterebbe un percorso così encomiabile a essere etichettato come sufficiente, eppure il rapporto tra gli aspiranti calciatori e chi effettivamente arriva a esordire in Serie A è di uno ogni 4-5mila, dato che di conseguenza deve (altro che dovrebbe) portare a definire scintillante questo percorso.

Detto ciò, cosa sta distinguendo Perticone rispetto ai colleghi del campionato cadetto? La mano tesa verso la contemporaneità, fattispecie concretizzata da un utilizzo di Twitter smart, apprezzabile, divertente, a tratti profondo. Un merito che, in Serie B, il difensore del Cittadella probabilmente detiene quasi in esclusiva.

Perticone è un Creator non esagerato nei numeri, ma costante. Non ha una fanbase ciclopica, ma questo lato quantitativo sembra non interessargli per niente. Pubblica per il piacere di farlo, insufflando una forma di leggerezza assolutamente piacevole.

Basare i propri contenuti su quest’unica corda potrebbe legittimamente portare a pensare a un utilizzo meramente ludico di questo diffusissimo social network, tratto che non concretizzerebbe alcun demerito, anzi, abbasserebbe i decibel che accompagnano il fragore della versione digitale dei nostri pensieri.

Perticone ha optato per una via diversa, perché (in maniera decisamente intelligente) ha compreso e maneggiato una tangibile peculiarità, quella di essere un calciatore, con il peso specfico che inevitabilmente ne accompagna le parole. In “The Social Network“, Erica Albright (interpretata dall’ottima Rooney Mara) esprime in maniera chiara e concisa questo concetto: “Su internet si scrive con l’inchiostro, non a matita“. Fermo restando le (vili) possibilità di cancellare le proprie pubblicazioni, un post è una sorta di donazione testamentaria, perché resterà lì senza alcuna modifica né nuova interpretazione. L’esposizione, dunque, cammina con l’onere, in particolar modo se l’esposizione è maggiore, come nel caso di un interprete dello sport più bello e popolare al mondo.

Ecco, dunque, determinate sottolineature non banali, come quella appena mostrata, oppure una convinta presa di posizione a favore di un’apertura più ampia per il conseguimento dei patentini, una delle più anacronistiche e avverse caratteristiche del Sistema Calcio Italiano.

Il Perticone versione Social è un calciatore da ascrivere alla categoria degli esempi: una genuina ma convinta alternanza ironia-serietà, scelte guidate dalla genuinità del voler condividere senza alcuna forma di presunzione né voglia di impartire alcun tipo di lezione.

Del giocatore si è detto tanto, complici i 36 anni (che – caro Romano – profumano di esperienza, evitando ulteriori tentativi di rimarcare il tempo che passa): carismatico, attento nelle chiusure, pronto negli interventi decisivi. Del comunicatore bisognerebbe invece cominciare a dire e – soprattutto – ad applaudire.


Romano Perticone, il professore di Twitter.