7 Marzo 2023

L’MVP di PSB – Due goal al Venezia e doppia cifra raggiunta: Mulattieri è definitivamente sbocciato

Doppietta al Venezia e doppia cifra raggiunta: Mulattieri continua a trascinare un Frosinone stellare

Frosinone Calcio

Il Frosinone di Fabio Grosso – oramai non fa più notizia da settimane – prosegue la propria inarrestabile corsa verso la vittoria del campionato di Serie B 2022/2023, spazzando via con un rotondo (e probabilmente anche risicato, in virtù delle tante opportunità costruite nella ripresa) 3-0 il Venezia e avvicinandosi sempre più alla tanto agognata linea del traguardo.

Un successo netto e inequivocabile che ha, per l’ennesima volta, estasiato i sostenitori ciociari e non, certamente ammaliati dalla bellezza del calcio propositivo, armonico ed europeo proposto dalla compagine giallazzurra praticamente senza sosta in questa stagione: a decidere la contesa le reti di Samuele Mulattieri e Giuseppe Caso, il primo lanciato da titolare dal trainer abruzzese a causa dell’indisponibilità di Luca Moro e autore di una doppietta con cui lo stesso ragazzo di proprietà dell’Inter, salendo a quota 10 stagionali, si è confermato miglior marcatore della fortissima truppa laziale.

Il proficuo pomeriggio del talentuoso attaccante classe 2000 si apre al 15‘ quando, beneficiando di una palla in profondità sensazionale di Insigne, attacca con innata cattiveria la porta, scatenando tutta la propria forza in progressione e battendo all’incrocio con il destro Joronen da posizione leggermente defilata in area, dopo uno scivolone di Hristov.

Poi, al 50‘, la rete del definitivo 3-0 che gli vale la seconda marcatura della giornata (anteceduta dal raddoppio frusinate di un Caso, come sempre, imprendibile) realizzata facendosi trovare al posto giusto al momento giusto, dopo essere stato lasciato libero da una rivedibilissima difesa arancioneroverde, appoggiando in rete un cioccolatino di Oyono.

Una prova, nel complesso, da attaccante non solo completo ma altresì maturo, in grado di arricchire nel corso degli anni della sua – seppur ancora giovanissima – carriera il proprio repertorio tecnico, abbinato a una sempre maggior consapevolezza dei propri mezzi e a una più funzionale partecipazione al lavoro della squadra: molto della sua evoluzione, tanto sul piano tecnico che mentale, il prodotto delle giovanili di Spezia e Inter lo deve anche, e soprattutto, alle più recenti tappe del suo percorso professionale.

Nato come esterno offensivo, Mulattieri si fa notare nelle giovanili spezzine dove, dopo l’ottimo rendimento posto essere nella squadra della sua città e l’esordio tra i professionisti neppure maggiorenne, viene prelevato dall’Inter. E’ dopo la positiva esperienza tra le giovanili nerazzurre che l’attuale capocannoniere del Frosinone decide di sposare una coraggiosa avventura in prestito all’estero, nello specifico agli olandesi del Volendam, dove registra una delle sue più importanti evoluzioni sul piano tattico, venendo impiegato in una posizione più accentrata dell’attacco e, di conseguenza, più vicino alla porta. Nella Serie B locale, il ragazzo mette a referto 18 reti in 30 presenze, trasformandosi da talento limpidissimo ma troppo spesso fumoso a risorsa più pragmatica, cattiva sotto porta e decisiva.

Rientrato in Italia alla Beneamata, sposa la causa del Crotone, appena retrocesso in Serie B. In Calabria l’impatto è monstre: Samuele, al pari di Lucca e Colombo, si rivela uno dei prospetti più interessanti del campionato cadetto, mettendo a referto 6 reti nelle prime 8 presenze in rossoblù prima che la nefasta stagione della compagine pitagorica (culminata con la retrocessione in terza serie, ndr) e un serio infortunio alla spalla finissero per inghiottirlo progressivamente in un tunnel di difficoltà e negatività con il passare delle settimane. La poco fortunata seconda metà di stagione, tuttavia, non cancella – ma anzi rinforza – una decisa convinzione: il ragazzo ha talento. Tanto talento.

A puntarci la scorsa estate, quindi, è il Frosinone, volenteroso di allestire una rosa traboccante di freschezza, talento e italianità. Il contesto ciociaro, la filosofia della società e la precisa e coraggiosa fisionomia tecnico-tattica disegnata da Fabio Grosso appare perfetta per esaltare il talento dei suoi interpreti: fanno bene tutti, dai “titolari” ai subentranti, segno di come la perfetta macchina giallazzurra sia in grado di esaltare le singole qualità individuali (anche quelle di calciatori tatticamente più anarchici come Caso e Insigne), mettendole pienamente al servizio della coralità. La concorrenza spinge a migliorare e migliorarsi, mai a ritenersi residuali e/o scarsamente considerati.

Un dettaglio, in tal senso, appare eloquente: tra Luca Moro e Samuele Mulattieri, il titolare – numeri alla mano – è l’ex Catania con il 64% delle partite disputate da titolare e 1.521 minuti all’attivo, per un buon bottino da 6 reti in campionato alla sua prima esperienza in Serie B. Mulattieri, invece, ha fin qui raccolto 1.317 minuti complessivi (poco più di una volta su due, statisticamente, subentrando dalla panchina): le marcature per lui sono – come detto – 10, cui si aggiungono anche 4 assist. Difficile trovare qualcuno che quest’anno dalle parti di Frosinone stia sotto-performando: i motivi, come già ampiamente illustrato, vanno inquadrati nelle singole componenti che costituiscono l’organigramma societario giallazzurro e nella loro perfetta ed efficiente sincronia sul piano non solo ideologico, ma anche pratico.

Nel frattempo l’Inter osserva: dopo una stagione così, Samuele Mulattieri sembrerebbe finalmente pronto per il grande salto.