22 Novembre 2023

Garbato, ma non troppo – Il calcio cambia, Cellino no. Così il Brescia continuerà a soffrire

La nuova crisi delle Rondinelle

Sette risultati utili consecutivi (3 vittorie e 4 pareggi), poi una sconfitta allo scadere nel match di recupero col Modena mal giocato da entrambe le squadre. Questo era lo score del Brescia, che ha cominciato la stagione in ritardo per via della riammissione a fine agosto, dopo 8 gare di Serie B disputate. Da quel momento le Rondinelle hanno giocato altre 4 gare e le hanno perse tutte. Daniele Gastaldello è saltato in seguito alla gara col Palermo e Rolando Maran è subentrato durante la sosta col compito di far dimenticare alla squadra e soprattutto all’ambiente lo 0-3 senza storia nel derby contro la Cremonese.

Non è facile riscontrare un’unica causa, ma un dato è ineluttabile: alla prima sconfitta la posizione dell’allenatore è stata descritta come in bilico (molto prematuramente) e da quel momento la squadra non si è ripresa più. I numeri in merito agli esoneri del presidente Massimo Cellino tra l’esperienza di Cagliari e quella lombarda desta impressione, ma non fa notizia. La sensazione, tuttavia, è che nel calcio contemporaneo le sue continue rivoluzioni facciano più danno che in passato. La società viene da una retrocessione sul campo al termine di una stagione fatta di continui cambiamenti e in generale, dal momento del primo esonero di Eugenio Corini nell’anno di Serie A, non ha mai trovato stabilità.

In uno sport in cui la figura della guida tecnica assume un’importanza sempre superiore sia per l’identità tattica che assumono le squadre sul lungo periodo sia per la gestione dello spogliatoio e delle varie componenti ambientali, Cellino va nella direzione di sempre. Se prima era difficile costruire un progetto duraturo, ora appara veramente improbo anche soltanto restare a galla. Cambiare di continuo equivale a fronteggiare quasi sempre squadre più organizzate della propria. La svolta attitudinale può incidere, ma resta una goccia nell’oceano senza un minimo di visione. Per il Brescia la permanenza in cadetteria si va davvero complicata.