15 Ottobre 2021

Pisa, ascolta Nicolas: “Ci sono le condizioni per andare in A e voglio dare il mio contributo”

PISA NICOLAS CONDIZIONI – Il ritorno al campionato di Serie B, dopo la sosta nazionali, presenta un crocevia fondamentale per la stagione di Pisa e di Crotone. I nerazzurri sono l’autentica rivelazione di questo inizio di stagione, mentre, dall’altra parte, i Pitagorici sono tra le delusioni con i soli quattro punti raccolti nelle prime sette […]

PISA NICOLAS CONDIZIONI – Il ritorno al campionato di Serie B, dopo la sosta nazionali, presenta un crocevia fondamentale per la stagione di Pisa e di Crotone. I nerazzurri sono l’autentica rivelazione di questo inizio di stagione, mentre, dall’altra parte, i Pitagorici sono tra le delusioni con i soli quattro punti raccolti nelle prime sette giornate.
A contribuire a quest’impresa del Pisa, c’è si sicuramente l’estremo difensore Nicolas. Il classe 1988 ha rilasciato un’intervista a Il Corriere dello Sport.
Ecco le sue dichiarazioni:

Sulla scelta di Pisa: “Ho scelto questa destinazione perché sono rimasto affascinato dal progetto e per la solidità economica della società. Per la storia del club, certo, ma anche perché ci sono le condizioni per arrivare nel medio-lungo termine nella massima serie”.

Sul suo rapporto con l’Italia: “Sono in Italia da tanto per apprendere la lingua, capire il calcio italiano e anche la cultura del vostro paese. Ho 40 presenze in A e più di 150 in B. Ho maturato una grande esperienza dovunque ho giocato, me la sono sempre cavata bene… Oggi ho pagato per l’Italia fino a Verona dove non sono stato utilizzato molto… Ma volevo giocare e così mi hanno ceduto spesso in prestito… Dopo l’Hellas ho giocato con l’Udinese e la Reggina prima di arrivare in Toscana“.

Sul gruppo che ha trovato: “Sono stato accolto molto bene. Conoscevo già Caracciolo con cui avevo giocato nel Verona, mentre gli altri li avevo incontrati sul campo da avversari. Il Pisa è un bel gruppo e si vede anche quando siamo in campo“.

Sui suoi obiettivi: “Ci sono, eccome. Ho già 33 anni e avere alle spalle portieri giovani ed emergenti con Livieri e Dekic ti costringe a fare sempre meglio perché sono ragazzi che si allenano con grande impegno. Se mollassi un po’ la presa, mi potrebbero raggiungere e superare“.

Le ha pesato essere il successore di Stefano Gori che a Pisa si è rivelato al grande calcio tanto da finire la Juventus? “Non è mai facile arrivare in una piazza sostituire un protagonista come lui. Ma sono venuto qua con tante ambizioni. Io devo pensare a fare il bene della squadra e portarla più in alto possibile. Vogliamo fare un salto di qualità e io darò il massimo per dare il mio contributo”.

Sul rapporto con i compagni di reparto: “Nessun problema, anche se siamo chiamati a migliorare su alcuni aspetti, ma in queste prime partite abbiamo mostrato una certa solidità“.

Qual è il segreto della forza difensiva della squadra? “Mi hanno detto che rispetto lo scorso anno è cambiato il modo di difendere. In fase di non possesso danno una mano anche gli attaccanti e ci muoviamo bene tutti svolgono i loro compiti con maggiore facilità”.

Sulla sosta: “È stata utile perché abbiamo affrontato partita difficile nella nelle quali si è speso tanto. Ma ora bisogna riattaccare la spina per non farci cogliere impreparati“.

Sulla trasferta di cotone: “Non sarà facile, l’avversario di valore, servirà stare con gli occhi bene aperti“.