Pescara, Borrelli: “Legato a questa maglia, spero nella doppia promozione. Su Zauri…”
BORRELLI PESCARA – Attualmente capocannoniere del Campionato Primavera 2b con 18 reti all’attivo, dove sta trascinando il Pescara alla promozione, l’attaccante classe 2000 Gennaro Borrelli ha rilasciato un’intervista a BMagazine: “Preferisco che siano gli altri a parlare delle mie qualità ma, dovendomi sbilanciare, dico che le mie caratteristiche principali sono la fisicità, il colpo di […]
BORRELLI PESCARA – Attualmente capocannoniere del Campionato Primavera 2b con 18 reti all’attivo, dove sta trascinando il Pescara alla promozione, l’attaccante classe 2000 Gennaro Borrelli ha rilasciato un’intervista a BMagazine: “Preferisco che siano gli altri a parlare delle mie qualità ma, dovendomi sbilanciare, dico che le mie caratteristiche principali sono la fisicità, il colpo di testa e una discreta tecnica, ma devo migliorare. Faccio proprio della fisicità la mia arma più pericolosa, infatti mi alleno due ore al giorno, in campo, e spesso vado in palestra prima che cominci la seduta. Bisogna però avere anche velocità di pensiero, altrimenti è tutto inutile. Inoltre, con una determinata struttura fisica ad essere penalizzato è l’aspetto coordinativo. Mi ispiro a Dzeko, mentre gli altri mi accostano anche a Toni e Pellè. Credo che ognuno debba somigliare solo a se stesso. Il diploma? I miei genitori sono entrambi laureati e mi hanno trasmessa l’importanza del sapere. Vado molto d’accordo sia con il mister che con i miei compagni, altrimenti non saremmo in vetta alla classifica. Zauri sa farsi rispettare senza alzare troppo la voce, credo sia una dote importantissima ed è destinato ad una carriera ricca di soddisfazioni. Seguo sempre i suoi consigli. Spero di poter festeggiare per una doppia promozione: la nostra, magari con me capocannoniere, e quella della prima squadra. Sono molto legato alla maglia del Pescara, sebbene non dimentichi le mie radici e il mio Napoli. La maglia dell’Italia? Ho provato emozioni indescrivibili. A chi sento di dover dire grazie? Innanzitutto alla mia famiglia. Poi devo ringraziare chi, qui a Pescara, ha fortemente voluto che indossassi questa maglia, cioè mister Di Battista e i direttori Ruffini e Geria. Senza dimenticare Temelin, Ruscitti, Epifani e Zauri, in quanto è grazie a loro se sono migliorato come calciatore e come uomo. Infine, il merito va dato anche ai miei compagni, perché è anche merito loro se sto facendo bene“.