18 Novembre 2021

SPAL, la rivincita di Viviani: “Devo dire grazie a Clotet, il suo gioco mi esalta”

VIVIANI SPAL CLOTET VIVIANI SPAL CLOTET – Federico Viviani, centrocampista della SPAL, è una delle figure chiave della squadra dopo anni ai margini. Del suo ritorno ad alti livelli e di tanto altro il ventinovenne ha parlato al Corriere dello Sport: “Mi sono chiesto più volte nelle ultime settimane se la mia sia una rivincita personale e […]

VIVIANI SPAL CLOTET

VIVIANI SPAL CLOTET – Federico Viviani, centrocampista della SPAL, è una delle figure chiave della squadra dopo anni ai margini. Del suo ritorno ad alti livelli e di tanto altro il ventinovenne ha parlato al Corriere dello Sport:

“Mi sono chiesto più volte nelle ultime settimane se la mia sia una rivincita personale e mi sono convinto che è così. Ho avuto tre annate difficili tra infortuni e problemi di ogni tipo, sono stato sul punto di mollare. Mi ha fatto male sentire affermare che fossi finito, un ex calciatore, incapace di restare a certi livelli. La voglia di far ricredere questi personaggi è stata la molla che mi ha spinto a superare tutte le difficoltà. Oggi provo una grande soddisfazione, consapevole di esser venuto fuori da momenti terribili solo grazie alle mie forze.

Clotet mi ha dato fiducia sin dal primo allenamento del ritiro. Con me è stato onesto, mi ha detto cosa si aspettava e abbiamo lavorato insieme. Non è partito prevenuto e per questo gli dirò sempre grazie. In carriera sono sempre stato abituato a giocare nel centrocampo a 3, ma metto di essermi esaltato nel 4-2-3-1. Il mister ci chiede di tenere alto il ritmo, di essere aggressivi e andare a prendere gli avversari nella loro metà campo. Un atteggiamento votato all’attacco e figlio della preparazione atletica. Mi piace tanto. Dualismo sulle punizioni tra me ed Esposito? Non gli ho dato scelta. Lui è bravissimo e l’ho preso sotto la mia ala sin dal 2018 quando si affacciò in Prima Squadra. L’accordo è che a lui spettano i rigori e a me le punizioni e non è negoziabile.

Siamo una squadra giovane, che deve accumulare esperienza sul campo. Abbiamo raccolto meno di quanto seminato in termini di punti, ma sono certo che da qui a fine anno ne verremo fuori una volta per tutte. Il presidente Tacopina ha portato tanto entusiasmo, vive la città a 360 gradi. Parla coi tifosi, segue allenamenti e partite sia in casa che fuori. Molti imprenditori esteri vengono in Italia per fare business, lui ha dimostrato di essere prima di tutto un tifoso. La SPAL è in ottime mani.”