29 Novembre 2021

Reggina, Gallo: “Già da domani attendo una reazione, Aglietti non è in discussione. I tifosi…”

REGGINA GALLO AGLIETTI TIFOSI – Luca Gallo, presidente della Reggina, è stato ospite dei canali ufficiali del club per parlare della situazione generale del club amaranto. Ecco le dichiarazioni della sua lunghissima intervista, riprese da strettoweb.com: Sul momento della squadra: “Da tifoso io sono pienamente convinto che Aglietti riuscirà a risolvere una situazione comunque francamente isolata […]

Photo by Maurizio Lagana/Getty Images - Via One Football

REGGINA GALLO AGLIETTI TIFOSI – Luca Gallo, presidente della Reggina, è stato ospite dei canali ufficiali del club per parlare della situazione generale del club amaranto. Ecco le dichiarazioni della sua lunghissima intervista, riprese da strettoweb.com:

Sul momento della squadra: “Da tifoso io sono pienamente convinto che Aglietti riuscirà a risolvere una situazione comunque francamente isolata e temporanea, almeno fino ad ora. Abbiamo perso una partita, due sconfitte consecutive possono accadere. Il Pisa dopo la vittoria contro di noi ha fatto molto fatica, questo è un campionato molto difficile ed equilibrato, non ci sarà una squadra ammazza torneo, chiunque avrà momenti buoni e meno buoni. La differenza la farà chi riuscirà a gestire i momenti meno buoni. Io mi fido totalmente di Aglietti, è il più esperto della categoria. C’è stata questa doppia battuta d’arresto, è successo ad altre squadre. Già da domani mi attendo una reazione, ho parlato con la squadra, con tutti, quasi un’ora, e poi abbiamo mangiato tutti insieme. Non sono intervenuto in maniera dura ma ho voluto solo dare serenità. I ragazzi sono dispiaciuti ma tranquilli, credo che si possa definire un blackout. Io ho espresso il pensiero, da parte mia, del club e della tifoseria, che si tratti di un blackout temporaneo. Io sono fiducioso che la Reggina sia un’ottima squadra, non ci sono 4 gol di differenza tra Benevento e Reggina. Sarebbe stato difficile un blackout fisico, ma probabilmente è un calo di tensione a livello psicologico, un approccio un po’ così, ma con un allenatore e un ds esperti sono certo che si saprà risolvere. Non credo che la Reggina, nei pronostici generali, era partita per stare nelle posizioni attuali, quindi sono certamente soddisfatto dei calciatori perché hanno fatto di più di quanto.

Su mister Aglietti: “La posizione di Aglietti è salda anche in caso di sconfitta domani. Io metterei la firma per essere a marzo dove sono adesso. Non sono d’accordo sul fatto che le ultime sconfitte siano colpa sua”.

Sui lavori al Granillo: “Precedentemente al Covid l’acquisizione del Granillo da parte della Reggina era imminente, c’era un progetto ed era stata individuata la società che avrebbe iniziato i lavori. Il Comune era d’accordo. Dopo il Covid la cosa è rallentata ma adesso sta riprendendo e non passerà molto tempo. Credo, a memoria mia, che quello che ho detto che avrei fatto da quando ho preso la Reggina l’ho sempre fatto. Ho detto che mi occuperò anche di questo e lo prometto”.

Sul manto erboso: “L’ultima partita giocata c’era la parte dell’area di rigore sotto la Sud che era disastrata, saltavano i pezzi. Ho chiesto giustificazione alla ditta, sono delle persone perbene, e mi è stato spiegato che in quel punto del campo non drena bene l’acqua. Mi hanno detto che loro hanno fatto dei buchi con un macchinario in fondo in maniera da drenare meglio ed asciugare. La parte sotto la Curva Nord invece questo problema non ce l’ha. Hanno detto che hanno trovato delle contromisure da prendere in quei 15 giorni della sosta”.

Sulle voci societarie: “Da quando ho preso la Reggina non è mai accaduto che abbia avuto penalizzazioni. Anzi, vinsi un ricorso su 8 punti che vennero ridotti a 5, ma non risalenti alla mia gestione. Da quel momento, parlo di dati di fatto e non di chiacchiere, non ho mai preso penalizzazioni. Posso assicurare che non avverrà questo e non capisco perché mi venga chiesto ora. Per quale motivo dovrei cedere la società dopo che ho investito milioni di euro? Li ho messi tutti io di tasca mia. Se io investo in tutto questo con cash e non con aiuti bancari, prendo un centro sportivo che dire fatiscente è eufemismo e lo trasformo investendo anche su quello, perché non mi è stato regalato, apro due Store, uno a Piazza Duomo e un altro a Gioia Tauro, perché dovrei cedere? La Reggina non è in vendita. Ci sono società che da anni sono impantanate in C, io l’ho portata subito in B e all’intervallo di Reggina-Cremonese eravamo secondi. L’anno scorso di questi tempi si diceva che non avrei riscattato il centro sportivo. Alla fine è stato riscattato. Si diceva che la Reggina a gennaio non sarebbe andato sul mercato. E invece si è intervenuto corposamente. Si tratta di chiacchiere, ma qui ci sono dati di fatto. Mi devo giustificare di cose non accadute, non capisco. Prima la Reggina si allenava a Gallico e doveva aspettare. Poi l’ho acquistata, dissanguandomi, e mi si viene a dire che io ho un tornaconto. Ma quale è stato il mio tornaconto? Sfido chiunque a chiedermelo. Tutti hanno il diritto e il dovere di dire ciò che ci pensa, quindi certamente non me la prendo. Vorrei soltanto che magari determinato cose che vengono dette siano suffragate da prove ben precise, sennò si parla di qualcosa che non è certo”.

Sul mercato: “Ci stiamo guardando intorno per il centrocampo e qualcosa abbiamo già individuato, Taibi me ne ha parlato. A costo di rovinarmi a livello perenne, non mi farei sfuggire l’occasione di rinforzare la squadra a gennaio per quella promessa fatta 36 anni fa. Taibi ha appena rinnovato, resterà a lungo nella Reggina. Laribi e Ricci sono due calciatori dal passato importante, hanno anche giocato in Serie A, si sono ottimamente integrati e hanno qualità. Il loro rendimento dipende da tante cose, il campionato non è finito e spero siano di grande aiuto per il prosieguo. Su Galabinov dico che per la categoria è un attaccante di spessore, è una boa, fa reparto, fa salire la squadra. Ha un grande passato e crea apprensione alle difese avversarie, è forte di testa, ha dimostrato che è utile alla squadra. Poi a gennaio mister e ds tireranno le somme e faranno scelte su rispettive situazioni. Si andrà a vedere le zone del campo in cui intervenire. Anche l’anno scorso abbiamo fatto una campagna acquisti corposa a gennaio, ma quest’anno non mi sembra sia lo stesso. Si seguiranno le indicazioni del tecnico. Il mio sogno è portare la Reggina in A. Una volta che l’ho fatto, ho portato a compimento il mio sogno. Superare la presidenza Foti? E’ difficile”.

Su Folorunsho: “Di lui ho un ottimo ricordo. Dopo la partita col Frosinone, l’ultima di campionato, mi abbracciò e mi disse all’orecchio: ‘grazie Pres, mi hai fatto diventare giocatore’. Ma non lo feci io, lo fece la squadra ma soprattutto lui”.

Sui discorsi del pignoramento: “Ho letto che mi è stato pignorato l’incasso di Reggina-Cremonese. Uno che dice una cazzata simile, su quali basi reali lo fa? Poi un’altra cazzata che ho letto è che mi sono fatto dare i soldi come acconto dalla Lega per pagare gli stipendi. E’ una stupidaggine clamorosa, perché non si può fare. Ogni squadra di calcio, in Lega B, ha un conto personale, e in questo momento quello della Reggina è zero, come quello di qualsiasi altra squadra. Qualche giorno prima, intorno al 10, la Lega dà i soldi e riempie quel conto, e non ti dà nemmeno la metà di quelli utili a pagare gli stipendi, l’altra metà la devo mettere io. Quei soldi la Lega te li dà non perché li chiediamo, ma perché provengono dalla A”.

Sulla questione Paloni: “Io mi sto zitto e non dico ciò che penso dei procuratori perché loro controllano il calcio italiano. Il giorno dopo la vicenda Paloni ho affrontato la cosa coi miei legali ed è durata dieci minuti. L’importante è risolverla e il mio mestiere è quello. Non ho mai visto una gogna simile su una società e su una persona che francamente finora ha fatto due mila sacrifici”.

Sui tifosi: “Venite allo stadio, venite a seguire la Reggina, perché tutti quanti ne hanno bisogno. Ringrazio quei ragazzi che stavano a Benevento, li abbraccio tutti, mi hanno fatto venire i brividi. Li ringrazio per la compostezza nel discorso a fine gara alla squadra, è stato molto bello, l’ho definito come un rimprovero che può fare un padre a un figlio, ma con amore. Se fosse possibile, al di là delle difficoltà oggettive che ogni persona può avere in un periodo di depressione a livello economico o paura a livello Covid, essere presenti in massa allo stadio sarebbe bellissimo. Ogni traguardo viene raggiunto da un gruppo di persone. E’ importante il lavoro di tutti: dal barista alla cuoca passando per i magazzinieri. E anche i tifosi sono importanti. Se ci si crede nulla è precluso. Dopo queste due sconfitte posso assicurare che nulla è perso è finito, dobbiamo solo stringerci di più attorno alla squadra e al club. Un respiro unico di una città intera, se ci crediamo tutti e se evitiamo di farci la guerra l’uno con l’altro, io credo che un sogno possa diventare realtà. Il mio più grande rimpianto è quello di aver potuto comprare la Reggina una sola volta. Se avessi vissuto 100 volte l’avrei comprata 100 volte. Mi sono tatuato il logo e l’ho fatto vedere perché mi andava così, ho voluto farlo. Quando ci si innamora di una donna e ci si tatua il suo nome, non si vede l’ora di farlo vedere a lei. Io qua sono un ospite, ma se non mi sento accettato sono disponibile ad andare via”.

Il settore giovanile? “Il settore giovanile non può non essere il futuro di una squadra di calcio. Sfornare giocatori importanti e crescerli da bambini, con tutto ciò che ne consegue anche in termini di attaccamento, è l’unica via. Basta vedere Sassuolo, Atalanta, Udinese. E’ tanto che sto cercando di fare un settore giovanile di un certo livello, ma per nascere e crescere deve essere diretto da persone competenti. Tempestilli ha messo le basi, poi c’è stato un interregno e ora c’è Taibi”.

Sant’Agata? “I miei rapporti con le Istituzioni cittadine sono ottime, ma dico una cosa. Speravo in un trattamento migliore, in un aiuto, per la spesa. Io potevo pagare una fidejussione più l’affitto annuale ma almeno me lo sarei aspettato pronto. Ma se io ho speso milioni per trasformarlo, dopo che era fatiscente, mi aspettavo solo la spesa per quello e niente affitto. O uno o l’altro”.

Sulla questione sponsor: “Senza gli sponsor che abbiamo avremmo più difficoltà e meno introiti. Speravo che in B una squadra come la Reggina avesse un’adesione maggiore”.