10 Marzo 2021

ESCLUSIVA PSB – Monza, Pirola: “Contento delle mie prestazioni, testa all’obiettivo Serie A. Sogno la Nazionale”

PIROLA MONZA – Nel Monza secondo in classifica, ricco di calciatori importanti in ogni ruolo, c’è spazio anche per la freschezza della linea verde, in grado di garantire la giusta malizia e al contempo di consolidare l’agognato mix di esperti e giovani che si richiede alle squadre che coltivano il sogno della promozione in Serie […]

Fonte AC Monza

PIROLA MONZA – Nel Monza secondo in classifica, ricco di calciatori importanti in ogni ruolo, c’è spazio anche per la freschezza della linea verde, in grado di garantire la giusta malizia e al contempo di consolidare l’agognato mix di esperti e giovani che si richiede alle squadre che coltivano il sogno della promozione in Serie A. Da questo punto di vista, Lorenzo Pirola, classe 2002 e prodotto del vivaio dell’Inter, è un ottimo esempio. Inizialmente chiuso dall’esperienza dei compagni più esperti, ha rischiato di dire addio al club di Berlusconi e Galliani nell’ultima sessione di calciomercato. La sua permanenza, però, si è rivelata una scelta azzeccata: brianzolo doc, si sta ritagliando sempre più spazio nelle gerarchie di mister Brocchi, ripagato da prestazioni di spessore come quella dell’ultimo match contro il Pordenone. Diciannove anni appena compiuti, quasi ingannevoli al cospetto della grande personalità mostrata sul campo da gioco. Ringraziando l’Ufficio Stampa del Monza, vi presentiamo in basso le dichiarazioni del calciatore, che si è concesso gentilmente ai nostri microfoni.

 

Ciao Lorenzo, nell’ultima sfida contro il Pordenone hai sfoderato una prestazione da migliore in campo. E anche Boateng ha confermato questa impressione…

“Sì, sin da subito le mie sensazioni sono state molto positive. L’elemento più importante, però, è che siamo tornati al successo casalingo dopo tante partite, i tre punti sono sicuramente la cosa più bella. Per il resto, mi ritengo molto contento per la prestazione personale e ringrazio Kevin-Prince per le sue parole nei miei confronti”.

19 anni e non sentirli grazie alla tua personalità da calciatore maturo. Quanto è stato difficile ambientarsi in un contesto ricco di pressioni e calciatori di spessore?

“Sono consapevole del fatto che ci sia tanta pressione su questa squadra, considerando che l’obiettivo principale è quello di essere promossi in Serie A. Personalmente cerco di sfruttare al meglio tutte le opportunità. Quando scendo in campo, isolo tutti i fattori circostanti per giocare con tranquillità”.

Adesso affronterete la Reggina. Cosa serve per fare la differenza?

“Sicuramente dovremo ripetere una prestazione simile a quella vista contro il Pordenone. E’ certo che il destino della squadra dipende da noi stessi: abbiamo un organico importante ed è necessario mettere in campo voglia e cattiveria per imporsi sull’avversario. Dovremo approcciare al meglio la partita per portare a casa altri tre punti, che potrebbero rivelarsi fondamentali”.

Da Skriniar e De Vrij a Bellusci, Paletta e Scaglia. Cosa ti hanno trasmesso i calciatori più esperti?

“A prescindere dal fatto di aver avuto la fortuna di vestire la maglia di queste società molto importanti, devo dire che i compagni più esperti mi hanno trasmesso molto. Come ho sempre detto, essere il più giovane calciatore a Monza, specialmente nel ruolo di difensore, non è semplice. Credo che sia fondamentale per un ragazzo avere qualcuno che riesca ad aiutarlo, motivarlo e a spiegargli bene le diverse situazioni e le dinamiche di gioco”.

A gennaio, però, hai sfiorato l’addio al Monza, col Pescara in pole position per puntare sulle tue prestazioni…

“Sì, è vero, c’è stato l’interesse del Pescara e l’affare era praticamente fatto. Al contempo, però, sentivo la fiducia della società e di mister Brocchi. Alla fine ho preferito rimanere a Monza. Adesso credo che la scelta stia pagando perché sto trovando sempre più spazio. Mi ritengo contento e soddisfatto di giocare ancora nella squadra della mia città, essendo brianzolo”.

Gli addetti ai lavori continuano a paragonarti a Chiellini. Per un giovane che ha fatto tutta la trafila nelle giovanili dell’Inter, quanto è gradito l’accostamento ad un simbolo della Juventus?

“Molto gradito, assolutamente. Anzi è un onore. Chiellini è uno dei difensori centrali più forti degli ultimi anni. Oltre ai colori, che per me sono ovviamente quelli nerazzurri, essere paragonato ad un campione così importante non può che fare piacere”.

Immagina di catapultarti nel futuro: 10 marzo 2031. Quale sogno vorresti vedere realizzato?

“Il sogno più grande, che coltivo sin da bambino, è quello di riuscire a giocare in Nazionale maggiore. Ritengo che sia il traguardo più bello e ambito per ogni giovane calciatore. Spero, quindi, di raggiungere questo obiettivo entro i prossimi dieci anni”.

Vuoi fare un fioretto in caso di promozione in Serie A del Monza?

“Preferisco di no, restiamo focalizzati sul nostro unico obiettivo. Siamo consapevoli del fatto che dovremo dare tutto negli allenamenti e nelle partite rimanenti. Per la promozione nella massima serie ci sono tante squadre nel giro di pochi punti, ma tutto dipende da noi. Se continuiamo a giocare come sappiamo, il nostro traguardo diventerà sempre più alla portata”.