1 Ottobre 2021

Cremonese, Pecchia: “La squadra deve avere uno stile chiaro. Nazionale? Fieri di lanciare tanti giovani”

PECCHIA CREMONESE TERNANA – Fabio Pecchia, tecnico della Cremonese, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida contro la Ternana. Ecco le sue parole, raccolte da cuoregrigiorosso.com: «Ritorno dei gruppi di tifosi organizzati allo stadio? L’ho detto sin dal primo giorno: questa squadra ha bisogno di entusiasmo e fiducia, di conseguenza avere la curva […]

PECCHIA CREMONESE TERNANA – Fabio Pecchia, tecnico della Cremonese, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida contro la Ternana. Ecco le sue parole, raccolte da cuoregrigiorosso.com:

«Ritorno dei gruppi di tifosi organizzati allo stadio? L’ho detto sin dal primo giorno: questa squadra ha bisogno di entusiasmo e fiducia, di conseguenza avere la curva piena dev’essere benzina per noi e per creare un rapporto più forte con la città. Avere lo Zini sempre più pieno per noi dev’essere motivo di orgoglio, e allo stesso tempo il nostro atteggiamento deve creare entusiasmo. Passa tutto dalle nostre prestazioni.

Ternana? Al di là della partenza così così, già nel precampionato erano reduci da una grande vittoria meritata a Bologna in Coppa, in cui hanno mostrato qualità e brillantezza. Non è un caso che stia facendo risultato contro squadre importanti, hanno una propria forza e dobbiamo affrontarla come sappiamo fare, concentrandoci su quello che siamo e quello che dobbiamo fare sul campo.

Sul gioco. Lo stile della Cremo dev’essere chiaro, le prestazioni importanti che sono state fatte sono sotto gli occhi di tutti, su 7 partite ufficiali l’impronta si è vista, poi ci sono state gare diverse. Bisogna tener contro del momento nostro, degli avversari, della gara… La squadra sa fare prestazioni di qualità, ma sfoderarle per 40 partite è quasi utopia. L’obiettivo è dare quel tipo di impronta alla gara. Lavoriamo quotidianamente e la nostra ambizione dev’essere riproporre sempre quell’atteggiamento.

Formazione? Non ci sono titolari e non ci devono essere. I cambi ci possono essere rispetto alle gare precedenti, ma il gruppo deve essere competitivo e per essere tale il livello si deve alzare quotidianamente e nelle gare, le scelte devono essere fatte in base alla condizione e al tipo di equilibrio che vogliamo cercare. Con il Vicenza abbiamo fatto turnover fino a un certo punto, a parte Meroni che non aveva mai giocato Buonaiuto, Gaetano, Crescenzi ecc. hanno sempre giocato. Dobbiamo giocare per il massimo della posta in palio, con chi non lo so ancora, ho un gruppo che si è allenato bene e sarà importante anche chi entrerà a partita in corso.

Carnesecchi? Mi spiace per lui, ma c’è Sarr e in lui ho grande fiducia. È entrato a freddo su un campo particolare e ha risposto alla grande, ho grandissima fiducia in lui e quando recupererà Marco vedremo. La rosa deve saper affrontare le partite nei migliori dei modi.

Sulla mentalità. Per me alla base di tutto c’è l’aspetto psicologico, è troppo determinante sulla prestazione. Le gare vanno affrontate con spensieratezza ed entusiasmo, che sono necessarie per fare il nostro gioco. Rispondere dopo la partita di Perugia e vincere con una certa forza deve dare alla squadra autostima, consapevolezza necessarie per la formazione di una squadra. L’obiettivo è sempre giocare per vincere le partite. Quando si scende in campo l’atteggiamento dev’essere sempre quello, l’anno scorso siamo arrivati in un momento particolare ma l’obiettivo era lo stesso di oggi, giocare per vincere».

Nazionale. Ieri mattina il ct dell’Italia U21, Nicolato, ha fatto visita al Centro Arvedi, e sono sempre di più i grigiorossi che fanno parte del gruppo azzurro a livello giovanile: «Siamo una delle poche squadre in B che mostra tutti questi giovani in campo, abbiamo fatto partite con quattro 2000/01 in campo, dev’essere un vanto per il club e per i tifosi. La maglia azzurra dev’essere una cosa ambita, è una grande soddisfazione per noi, perché c’è un po’ di Cremo nell’azzurro. Con Paolo abbiamo parlato in generale del panorama calcistico, conosce bene i calciatori e sa quello che vuole. È sempre bello avere giocatori che vestono la maglia azzurra. La nostra idea era abbastanza evidente sin dalla fine della scorsa stagione: creare senso di appartenenza, cosa più difficile con ragazzi che sono di proprietà di altri club. Allo stesso tempo abbiamo giovani di valore, frutto del meglio dei club di Serie A ed è bello vederli crescere a livello umano e professionale».