7 Dicembre 2021

Il ritorno di Occhiuzzi: “Accetto lo scetticismo dell’ambiente, ma sono a Cosenza con voglia di rivalsa”

OCCHIUZZI COSENZA OCCHIUZZI COSENZA – Il neo-allenatore del Cosenza Roberto Occhiuzzi, richiamato oggi dopo l’esonero al termine della scorsa stagione, si è presentato in conferenza stampa. Ecco le sue parole, raccolte dai colleghi di Cosenzachannel.it: “Io ho parlato con il direttore. Mi ha chiamato stamattina. Quando ti chiama il Cosenza ti viene dentro un qualcosa che va oltre […]

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images for Lega Serie B - Via One Football

OCCHIUZZI COSENZA

OCCHIUZZI COSENZA – Il neo-allenatore del Cosenza Roberto Occhiuzzi, richiamato oggi dopo l’esonero al termine della scorsa stagione, si è presentato in conferenza stampa.

Ecco le sue parole, raccolte dai colleghi di Cosenzachannel.it:

“Io ho parlato con il direttore. Mi ha chiamato stamattina. Quando ti chiama il Cosenza ti viene dentro un qualcosa che va oltre alla rivalsa. Ci sta la perplessità della stampa e dei tifosi ma conoscete la mia storia e sapete che le sfide le ho sempre affrontate e mi piace vincerle. Capisco le dinamiche e sono stato pronto a prendermi le responsabilità. Il silenzio di questi mesi è servito a dare spazio a chi doveva giudicare il mio lavoro. In questo periodo ho lavorato su me stesso, sul mio modo di fare. Oggi finalmente riesco a fare una conferenza stampa con voi davanti. In un anno e mezzo non mi era mai successo. Tante volte alcune mie risposte restavano un po’ troncate per la mancanza di un contraddittorio. Da parte mia, senza rancore, c’è tutta la voglia di rivalsa per quello successo l’anno scorso.

Oggi il primo pensiero è di lavorare sulla testa dei ragazzi. Sono consapevole che c’è un lavoro importante dietro e per questo va dato merito a chi mi ha preceduto. Compattezza ed equilibrio sono qualità che si vedono anche da fuori in questa squadra. Le mie idee a livello tattico la conoscete. Devo capire bene se affrontare la prossima partita con questo modulo o passare già al 3-4-3 o 3-4-1-2. Con lo staff dobbiamo provare a rimettere in ordine alcune situazioni che oggi ho intravisto. E da domani deciderò anche il modulo.

Mi piacerebbe far ritornare l’entusiasmo del San Vito – Marulla visto qualche mese fa. E’ stato bellissimo rivedere i tifosi spingere la squadra. Io non ho mai avuto nemmeno questa possibilità. Vorrei far tornare l’ entusiasmo tramite i risultati. Ho ragazzi giovani. Entrare lì dentro gli spogliatoi per me è stato come trovarmi di fronte a qualcosa di nuovo. Voglio trasmettere entusiasmo che devi portare all’interno con i risultati. Il fuoco dentro te lo danno questi.

Un messaggio ai tifosi ed a chi mi accusa di non aver battuto i pugni sul tavolo l’anno scorso? Io i pugni sul tavolo li ho battuti nelle dovute sedi e non in sala stampa. Sempre nel rispetto dei ruoli. Io sono un tifoso del Cosenza e capisco cosa ha dentro la gente. Potevo anche provare a dire qualcosa a mia difesa ma ho preferito soltanto metterci la faccia. Se oggi la gente è scettica nei miei confronti è libera di farla. Bisogna accettare tutto se si fa questo mestiere. Sia quando vinci e ti dicono bravo, che quando perdi e ti criticano. Vorrei farli ricredere e posso farlo solo con il lavoro e con le idee. Credo che le mie idee possono piacere molto a tanti calciatori.

Palmiero ha giocato a due in mezzo già lo scorso anno quindi cambia poco per lui. E’ un giocatore che lo devi tenere al centro del gioco. Lo conosco umanamente. Bisogna toglierli fuori quella rabbia perché ora è normale che ci sia delusione. E’ uno dei centrocampisti più importanti della Serie B. E’ un ragazzo di un intelligenza unica, bisogna solo lavorarci e trasmettergli entusiasmo. Il mio modo di lavorare è quello di tenere tutti i calciatori al centro del progetto. Difficilmente faccio una formazione tipo. Tutta la settimana li tengo in considerazione. Lasciamoli lavorare. Avranno l’opportunità di mettersi in mostra e poi si prenderanno le dovute decisioni su ognuno.

Il discorso che ho fatto alla squadra è quello del coraggio. Quello di affrontare qualsiasi sfida, come quello di provare a diventare calciatore quando si è bambini ad esempio e magari c’è scetticismo intorno a noi. Coraggio attraverso il gioco e l’entusiasmo di affrontare le gare. A primo impatto trovi uno spogliatoio con la testa bassa e bisogna rialzarla. Si alza la testa tutti insieme, compreso me per primo, e si va in campo.”