8 Ottobre 2021

Samuele Mulattieri e la capacità di incidere in situazioni avverse: gol, versatilità e dinamismo al servizio del Crotone

MULATTIERI CENTRAVANTI CROTONE – Si è spesso detto di quanto in Italia fosse difficile per un giovane trovare il giusto ambiente per crescere calcisticamente e dimostrare le proprie potenzialità, lontano da responsabilità, critiche e paragoni spesso deleteri e contro producenti. Il discorso, probabilmente, può essere valido tutt’ora, se la considerazione viene fatta analizzando esclusivamente il […]

Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images - Via One Football

MULATTIERI CENTRAVANTI CROTONE – Si è spesso detto di quanto in Italia fosse difficile per un giovane trovare il giusto ambiente per crescere calcisticamente e dimostrare le proprie potenzialità, lontano da responsabilità, critiche e paragoni spesso deleteri e contro producenti. Il discorso, probabilmente, può essere valido tutt’ora, se la considerazione viene fatta analizzando esclusivamente il massimo campionato. Perché la Serie B, quest’anno in particolar modo, ha deciso di cambiare radicalmente registro, ed ha iniziato a puntare con forza su alcuni dei migliori prospetti del panorama italiano.

Allora, senza preamboli, ci addentriamo nelle classifiche del campionato di Serie B, rivolgendo in particolar modo lo sguardo a quella dei marcatori e ci accorgiamo che 3 dei primi 5 marcatori del campionato hanno un’età inferiore o pari ai 23 anni:

  • Lorenzo Lucca, classe 2000, autore di 6 gol;
  • Simone Corazza, classe 1991, autore di 5 gol;
  • Federico Dionisi, classe 1987, autore di 5 gol;
  • Samuele Mulattieri, classe 2000, autore di 5 gol;
  • Orji Okwonkwo, classe 1998, autore di 5 gol.

Noi, oggi, vogliamo analizzare il percorso e le doti del quarto giocatore in questa classifica: Samuele Mulattieri.

Prodotto del vivaio dello Spezia, esordisce tra i professionisti il ​​14 aprile 2018 nell’1-1 contro il Frosinone e segna il suo primo gol la settimana successiva, nella sconfitta per 3-2 contro il Pescara. L’Inter intuisce subito le potenzialità del ragazzo e, al termine della stagione, ne acquista le prestazioni, affidandolo alla Primavera. Il primo anno tra le fila dei giovani nerazzurri, però, non va come sperato: Samuele termina la stagione con 20 presenze, 2 gol e 2 assist all’attivo e poco spazio ottenuto nell’arco della stagione. L’anno successivo l’appeal con il quale il giocatore riparte è differente, conquista la fiducia del mister e dei compagni a suon di prestazioni e termina la stagione con 15 gol e 3 assist in 21 presenze, aggiudicandosi anche il titolo di capocannoniere. L’Inter capta subito il principio di esplosione del ragazzo e, per forgiarlo, decide di concedergli un’esperienza nel calcio dei grandi: Mulattieri vola in Olanda, alla corte dell’FC Volendam, squadra di Eerste Divisie, serie B olandese. Da futura promessa, Mulattieri diviene immediatamente punto di riferimento per gli olandesi: a fine anno porterà in utile 19 gol e 3 assist in 32 presenze. L’Inter ringrazia, ma decide di riportarlo in Italia, e relegarlo al Crotone, per capire quali possono realmente essere le sue potenzialità all’interno di un calcio più ostile e tattico come quello italiano.

I rossoblù, retrocessi la stagione passata dalla Serie A, sono partiti di diritto come una delle candidate alla vittoria del campionato cadetto. Il mercato estivo, però, ha privato loro di diverse pedine chiave dell’undici titolare: su tutti Simy e Messias. Il Crotone, fino all’ultimo giorno di mercato, ha provato ad accaparrarsi un altro centravanti, di esperienza, da affiancare al giovane Mulattieri, ma le occasioni non sono arrivate. Così la parola è passata al campo.

L’avvio è stato subito sprint, con un gol in Coppa Italia al Brescia ed una doppietta al Como. Arriva poi il gol al Cittadella e la doppietta al Brescia in campionato. Fin qui il numero di gol è salito a 6, in 8 presenze, tra Serie B e Coppa Italia. Gol, però, che quasi mai hanno portato alla vittoria i suoi. Ed allora, da tali prestazioni, si evince un dato ancor più significativo: nonostante la squadra fatichi ancora a trovare la giusta quadra e la propria identità, questo giocatore, grazie ad uno strapotere fisico e mentale, sta riuscendo ad esprimersi in modo encomiabile, mantenendo i ritmi dei suoi colleghi, vedi Lucca, Colombo e Gori, le cui squadre, però, navigano già a ritmi spediti.

Al servizio di mister Modesto è arrivato un giocatore versatile e dinamico. Un prospetto più unico che raro di centravanti classico per i numeri che ha, ma che per pensiero e movimenti rispecchia l’evoluzione di questo ruolo.  Se per Guardiola il vero centravanti è lo spazio, Samuele, da vero centravanti, è bravo a costruirlo e ad offrirlo ai suoi compagni quando le marcature sono incalzanti e gli spazi ridotti. A Crotone gli è stato chiesto di essere l’attaccante ideale, il numero 9. Ma lui a queste richieste ha aggiunto un buon supporto alla manovra e una maestria, con pochi eguali, nell’attacco alla profondità. Caratteristiche sviluppate probabilmente in passato, quando nella Primavera dell’Inter è stato impiegato anche da esterno e da seconda punta. In area di rigore è presente, arguto ed incute il timore che ogni attaccante che si rispetti deve incutere.

Ipotizzare, o soltanto provare ad immaginare, i numeri a cui questo ragazzo potrà arrivare a fine stagione, sarebbe sbagliato e riduttivo. Ma, se in una squadra che non ha ancora trovato la propria identità, un ragazzo di soli 21 anni è riuscito fin qui a dire la sua, con la spregiudicatezza tipica dei grandi giocatori, non ci resta che aspettare la sua vera esplosione.