GdS – Monza, isolati gli otto giocatori del casinò in Svizzera: saltano due partite?
MONZA GIOCATORI SVIZZERA – Le conseguenze della gita a Lugano di otto calciatori del Monza sono pesanti: non tanto per la salute (ovvio), quanto per le normative vigenti, che molto probabilmente li costringeranno a saltare la partita di sabato a Salerno e forse quella di martedì in casa con il Lecce (e a prendersi una […]
MONZA GIOCATORI SVIZZERA – Le conseguenze della gita a Lugano di otto calciatori del Monza sono pesanti: non tanto per la salute (ovvio), quanto per le normative vigenti, che molto probabilmente li costringeranno a saltare la partita di sabato a Salerno e forse quella di martedì in casa con il Lecce (e a prendersi una bella multa dalla società). Come evidenzia la Gazzetta dello Sport, chi va in Svizzera, al rientro deve fare cinque giorni di isolamento fiduciario, sempre che non abbia fatto un tampone sul luogo entro le 48 ore (cosa non avvenuta). La normativa non vale per chi va in Svizzera per lavoro, tantomeno per quei calciatori usciti dall’Italia per gli impegni delle rispettive nazionali. Ma questa era una gita di piacere. L’Ats di Monza e Brianza, informata dalla società, è intervenuta. Non c’è una nota ufficiale: i giorni potrebbero essere 10, oppure 5 come previsto dal provvedimento del ministro Speranza. Nel dubbio gli otto calciatori (i nomi non sono stati fatti, ma al casinò sarebbe stato riconosciuto Boateng) ieri e martedì non si sono visti a Monzello. Dovranno saltare le prossime due partite (o una) anche se negativi ai tamponi ai quali vengono regolarmente sottoposti nel rispetto del protocollo Figc. Dopo il caso Juve-Napoli è stato stabilito che gli interventi di una autorità sanitaria locale hanno la priorità, quindi il Monza si dovrà adeguare. Galliani (a dir poco furibondo) e i suoi uomini si sono riuniti più volte per trovare una soluzione. La sensazione è che il club non voglia fare forzature e andare incontro a battaglie legali, semmai spera che l’isolamento possa essere di soli 5 giorni. Se invece lo stop dell’Ats dovesse addirittura rientrare, consentendo al Monza di portare gli otto a Salerno, lo scenario più grottesco potrebbe essere un altro: in Campania potrebbe intervenire l’Asl locale, forte del provvedimento sull’obbligo dei cinque giorni.