22 Novembre 2018

ESCLUSIVA PSB – Maniero: “Zamparini bella persona, il Verona può riprendersi. Su Padova e Venezia…”

MANIERO – Con una vita dedicata al gol tra Serie A e Serie B e l’indiscussa capacità di suscitare l’affetto di tantissime piazze, Filippo Maniero incarna alla perfezione il prototipo del bomber degli anni ’90. L’ex calciatore ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni dei diversi temi riguardanti le squadre cadette in cui ha militato. Buongiorno Filippo, cominciamo dagli esordi e quindi […]

Maniero

Filippo Maniero, attaccante ex di tante squadre di B

MANIERO – Con una vita dedicata al gol tra Serie A Serie B e l’indiscussa capacità di suscitare l’affetto di tantissime piazze, Filippo Maniero incarna alla perfezione il prototipo del bomber degli anni ’90. L’ex calciatore ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni dei diversi temi riguardanti le squadre cadette in cui ha militato.

Buongiorno Filippo, cominciamo dagli esordi e quindi da Padova. Cosa significa per la piazza questo ritorno in B e che idea ti sei fatto delle tante difficoltà che ora il club sta affrontando?

“Per la città la promozione è stata motivo di onore e orgoglio, la Serie B era qualcosa che mancava da troppi anni. Si poteva mettere in preventivo, a causa della lunga assenza, che il campionato sarebbe stato pieno di difficoltà. Al momento l’importante è volare bassi, con la consapevolezza che la salvezza costituirebbe un enorme traguardo. Foscarini, inoltre, è partito col piglio giusto. Vedremo se saprà dare continuità di risultati.”

Anche il Venezia ha incontrato qualche imprevisto nelle prime uscite stagionali, poi l’arrivo di Zenga ha invertito la rotta. Ora i lagunari a cosa possono ambire?

“Anche se la proprietà è molto ambiziosa, credo che ci voglia del tempo prima di puntare al grande salto. Prima dell’avvento di Tacopina c’erano stati anni molto bui, una nuova solidità richiede tempo. Per ora i ragazzi di mister Zenga devono concentrarsi sul disputare un’annata serena, tenendosi a debita distanza dai bassifondi della graduatoria.”

Il fil rouge tra la tua esperienza veneziana e quella palermitana è stato il patron Maurizio Zamparini. Che ricordo serbi di lui e cosa pensi della continua querelle per la cessione della società?

“Posso dire che il personaggio che spesso risulta fuori luogo dinanzi alle telecamere c’entra poco con la persona. Zamparini a contatto con calciatori, staff e dipendenti è sempre stato premuroso ed elegante, è un peccato che di lui si abbia quest’immagine. Non conosco dall’interno le dinamiche attuali, ma credo che dietro la reiterata volontà di vendere possa esserci anche tanta stanchezza. Il calcio è un mondo che dopo tanti anni sfianca.”

Venerdì sera i rosanero, primi in classifica e galvanizzati dalla cura Stellone, affronteranno il claudicante Verona di Grosso. Cosa ti aspetti dal match e chi vedi favorito per la lotta promozione?

“Ritengo che entrambe le squadre abbiano le qualità necessarie per giocarsi la fino all’ultimo. Ora è la fase favorevole al Palermo, ma i butei dispongono di una rosa notevole e sono convinto che a breve cambieranno marcia. Sarà una partita ricca di spunti e di fascino, ma il risultato dell’andata non avrà grande valore per il discorso promozione.”