9 Maggio 2020

La FIGC studia la soluzione in caso di stop definitivo: ricorsi presentabili esclusivamente al TAR

STOP DEFINITIVO CALCIO RICORSI – Gabriele Gravina vuole giocare d’anticipo e cautelarsi. In caso di stop definitivo dei campionati, il presidente della FIGC, come apprendiamo dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, ha pronta la soluzione per evitare le solite lungaggini burocratiche che, purtroppo, caratterizzano il calcio italiano. Il numero uno della Federazione ha infatti intenzione, […]

STOP DEFINITIVO CALCIO RICORSI – Gabriele Gravina vuole giocare d’anticipo e cautelarsi. In caso di stop definitivo dei campionati, il presidente della FIGC, come apprendiamo dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, ha pronta la soluzione per evitare le solite lungaggini burocratiche che, purtroppo, caratterizzano il calcio italiano. Il numero uno della Federazione ha infatti intenzione, nell’eventualità prima citata, che porterebbe alle classiche polemiche post assegnazione dei verdetti, di eliminare la Giustizia Sportiva, lasciando il TAR del Lazio come unico organo a cui opporsi.

L’ipotetico ricorso (come, ad esempio, quello assicurato dal Frosinone qualora le promozioni dalla B alla A fossero solo due e non tre, con i laziali attualmente al terzo posto in classifica) potrebbe dunque essere presentato esclusivamente al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (Gravina, nei giorni scorsi, ha inviato una lettera a Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, per informarlo di questo progetto). Proprio il TAR, nelle intenzioni di Gravina, avrà competenza inderogabile e giurisdizione esclusiva, con la giustizia sportiva esclusa da questo tipo di procedimenti. Altro obiettivo è quello di ridurre al massimo i tempi di giudizio, così da non dover aspettare eccessivamente per la sentenza. Una volta stabiliti i verdetti, ci saranno solo quindici giorni per presentare il ricorso, la cui causa sarà discussa nel corso della prima udienza utile, decorsi sette giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso, senza avvisi. Il giudizio sarà deciso dall’esito dell’udienza con sentenza in forma semplificata, da pubblicarsi entro il giorno successivo a quello dell’udienza. Se la complessità delle questioni non consentirà la pubblicazione contestuale della sentenza, entro il giorno successivo a quello dell’udienza sarà pubblicato il dispositivo mediante deposito in segreteria, mentre la motivazione sarà pubblicata entro i dieci giorni successivi.