26 Maggio 2019

Salernitana, Fabiani: “Disputato un campionato ignobile, ma stiamo subendo un danno ingiusto”

FABIANI SALERNITANA – Angelo Fabiani, direttore sportivo della Salernitana, rompe il silenzio e, in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, dice la sua sul caos creatosi nelle ultime settimane: “Se ci troviamo in queste condizioni la colpa è esclusivamente nostra. Ci dobbiamo vergognare per aver arrecato un danno alla città, alla provincia, alla […]

FABIANI SALERNITANA – Angelo Fabiani, direttore sportivo della Salernitana, rompe il silenzio e, in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, dice la sua sul caos creatosi nelle ultime settimane: “Se ci troviamo in queste condizioni la colpa è esclusivamente nostra. Ci dobbiamo vergognare per aver arrecato un danno alla città, alla provincia, alla tifoseria ed alla proprietà che ha investito tanto. Nel calcio queste cose capitano, sarebbe bastato essere più forti delle tante situazioni negative che si sono verificate.

Finora la Salernitana è stata sempre zitta, aspettando e subendo eventi che certo non abbiamo determinato noi. Se si andrà ai playout, non potrà che essere col Venezia perché la regular season ha detto questo. Deve vincere chi riesce a provare le proprie ragioni basandosi sulle leggi, non chi alza la voce. Ritengo che l’interpretazione letterale dell’articolo 18 del Codice di Giustizia Sportiva, modificato per ben tre volte negli ultimi dieci anni, sia assolutamente chiara. In nessuna norma delle NOIF si parla di scorrimento o scivolamento della classifica, bensì solo di riammissioni o ripescaggi per esigenze di format“.

Sulle parole dell’avvocato Curtotti, legale del Comune di Foggia che ha parlato di abuso d’ufficio compiuto dalla Lega B nei confronti della società rossonera: “In Italia spesso si pensa di aver ragione quando si alza la voce. Ma dove sta quest’abuso di ufficio? Come si configura? La Lega, interpretando letteralmente l’articolo 18 del Codice di Giustizia Sportiva, sta applicando il buon senso. Il Palermo è la quarta retrocessa, non l’ultima in classifica. Non è più un soggetto attivo della graduatoria, non a caso lo ritroviamo ultimo con 63 punti. Per questo siamo sbalorditi dal decreto monocratico del TAR del Lazio“.

Sull’eventualità che il Palermo non sia retrocesso a seguito dell’appello: “Non spetta a noi oppure al Venezia entrare in questa vicenda, così come non spetta neppure al Foggia, retrocesso sul campo. In frangenti del genere tutti vogliono mettersi in mostra o sono portatori di verità, ma qui deve vincere chi argomenta con prove alla mano, non chi urla. Mi chiedo: se in base al regolamento non si fossero verificate le condizioni per disputare i playout, questi scienziati dei Fori quali ricorsi avrebbero fatto presso i vari TAR, peraltro saltando i vari gradi della giustizia sportiva?“.

Situazione che è quindi definibile surreale: “Stiamo subendo un danno ingiusto. Ci sono tante cose da fare quando un campionato finisce: giocatori col contratto in scadenza, eventuali riscatti da definire, piano ferie da organizzare  rispettare. Inoltre non possiamo ancora affrontare il capitolo acquisti e cessioni, gli sponsor perdono fiducia e non si può programmare la campagna abbonamenti che, nel nostro caso, è quella del centenario. Parliamo di un danno di milioni di euro. E dobbiamo ascoltare il Foggia che attacca? Ma attacca chi?“.

Sulla squadra: “I calciatori devono pensare a mantenere la concentrazione come se dovesse giocare, solo così avrebbero l’opportunità di riscattare un campionato ignobile. A fine stagione discuteremo di tutto“.

Sul futuro di Fabiani: “Se qualcuno immagina che il sottoscritto stia pensando ad altre squadre, non mi conosce affatto. Penso solo ed esclusivamente alla Salernitana, ogni altra voce è priva di fondamento. A questo punto non mi meraviglierei se il mio nome fosse accostato al Foggia. La priorità non è Angelo Fabiani ma la salvezza della Salernitana“.