30 Giugno 2022

ESCLUSIVA PSB – Silva: “L’addio di Sottil fa parte del calcio. La Lettera Bandecchi-Lucarelli? Dico la mia”

ESCLUSIVA PSB MISTER SILVA – Massimo Silva ha sicuramente scritto la storia dell’Ascoli, guadagnandosi l’appellativo di ‘Bandiera del Picchio’. Durante la sua carriera da tecnico ha allenato anche la Ternana per due stagioni consecutive (1994-1996) centrando anche una promozione in C2. La nostra redazione ha contattato in esclusiva l’ex mister bianconero per parlare di passato, […]

ESCLUSIVA PSB MISTER SILVA – Massimo Silva ha sicuramente scritto la storia dell’Ascoli, guadagnandosi l’appellativo di ‘Bandiera del Picchio’. Durante la sua carriera da tecnico ha allenato anche la Ternana per due stagioni consecutive (1994-1996) centrando anche una promozione in C2. La nostra redazione ha contattato in esclusiva l’ex mister bianconero per parlare di passato, presente e futuro.

Nella stagione 2004-2005 arriva sulla panchina dell’Ascoli, raggiunge i playoff e successivamente il ripescaggio in Serie A. Nel 2011 viene richiamato a guidare l’Ascoli e riesce a raggiungere una salvezza miracolosa all’ultima giornata. Che ricordo ha della sua esperienza come tecnico in bianconero? 

“I primi anni con Giampaolo abbiamo fatto benissimo e poi siamo stati anche ripescati e siamo andati in Serie A. Anni bellissimi e trionfali. L’anno della salvezza siamo riusciti a evitare i playout, un vero miracolo. La ricordo come una bellissima esperienza. In questa piazza ho vestito anche la maglia di giocatore e poi di allenatore e i risultati raggiunti come tecnico mi hanno permesso di avere l’appellativo di ‘Bandiera del Picchio’. Abito ad Ascoli quindi sono quasi integrato nella città, faccio parte della storia bianconera sia da allenatore sia da giocatore, e anche della tifoseria infondo”

Recentemente è tornato in bianconero sotto un’altra veste: responsabile del settore giovanile. Com’è andata questa nuova avventura?

“E’ stata anche quella una bella esperienza. Purtroppo, ho dovuto interrompere presto quest’avventura perché sono subentrate altre persone nel settore giovanile, quindi ho dovuto lasciare. Avrei voluto portare qualche idea nuova ma non c’è stato il tempo”. 

Parlando invece dell’Ascoli di oggi, la notizia che più ha ‘’sconvolto’’ l’ambiente bianconero è stata la partenza di Sottil che ha accettato l’offerta dell’Udinese. Al suo posto è arrivato Cristian Bucchi. Da allenatore come valuta la decisione di Sottil? In merito al nuovo tecnico, secondo lei è un profilo adatto all’ambiente?

“La scelta che ha fatto Sottil è un po’ la nostra storia nel calcio. Magari qualcuno vorrebbe vivere a vita in un posto oppure cambiare. Lui ha avuto una grande offerta in Serie A e in una grande piazza, in più ha anche vestito la maglia dell’Udinese come giocatore. Non se l’è sentita di rifiutare. E’ normale il dispiacere dei tifosi iniziale ma poi hanno compreso che ha dato tanto alla squadra e alla città e l’hanno perdonato. Adesso ripartire non sarà semplice e anche perché il campionato di quest’anno sarà ancora più difficile del solito e per l’Ascoli forse sarà un po’ più dura. Bucchi? Cristian è stato un mio giocatore proprio in Serie B. Dal punto di vita caratteriale lo vedo molto bene, perché è una persona che non molla mai e ha tanta voglia e tanta grinta quindi secondo me è un buon profilo per Ascoli. Dal punto di vista tecnico non lo conosco bene quindi non posso dare giudizi”

Nella sua carriera da tecnico ha allenato anche un’altra squadra cadetta, la Ternana e in due stagioni, 94-95 e 95-96. Per il prossimo campionato, il Presidente Bandecchi ha confermato Mister Lucarelli. La questione però è finita sotto i riflettori per una lettera d’intenti che il tecnico delle Fere ha firmato con delle linee guida dettate dal presidente Stefano Bandecchi. Cosa ne pensa di quest’azione del Presidente? 

“Molto dipende anche dal rapporto che c’è tra loro due. Sono un po’ di anni che lavorano insieme, magari il Presidente ha voluto stimolare ancora di più Lucarelli. Se il Mister ha accettato penso sia per il bene della Ternana. Penso che ci sarà un’unità di intenti tra loro per far crescere la classifica della squadra. Ho un bel ricordo della piazza, quando giocavamo in C allo stadio c’erano 12.000-13.000 spettatori”

Il prossimo campionato di Serie B prevede essere come un A2, come prevede possa essere la classifica? Chi centrerà la promozione?

“Le retrocesse della Serie A sono squadre forti. Quest’anno c’è il Parma che proverà a risalire. Prevedo un campionato impegnativo, più difficile di quest’anno”.