Spezia, Di Natale: “Curo la fase offensiva della squadra. Quagliarella? Può andare avanti fino a 40 anni”
DI NATALE SPEZIA – Antonio “Totò” Di Natale, ex attaccante che tra club (soprattutto a Udine) e Nazionale ha fatto valanghe di goal, ora è collaboratore tecnico di Pasquale Marino e si è raccontato alle colonne della Gazzetta dello Sport: “Il mio compito principale è curare la fase offensiva della squadra. Marino mi ha allenato […]
DI NATALE SPEZIA – Antonio “Totò” Di Natale, ex attaccante che tra club (soprattutto a Udine) e Nazionale ha fatto valanghe di goal, ora è collaboratore tecnico di Pasquale Marino e si è raccontato alle colonne della Gazzetta dello Sport: “Il mio compito principale è curare la fase offensiva della squadra. Marino mi ha allenato all’Udinese dal 2007 al 2010 e quando mi ha proposto di lavorare con lui, ho accettato subito”. Su Okereke: “Ha grande corsa e fisico. Sto solo cercando di fargli capire che deve correre meglio per arrivare al tiro con più lucidità”. Sui movimenti: “Spiego i classici movimenti del 4-3-3, un modulo che conosco a memoria: il centravanti che deve tagliare sul primo palo, l’esterno che si sposta sul secondo”. Su Bidaoui: “All’inizio non vedeva mai la porta, abbiamo lavorato molto insieme. Ora non si limita a saltare l’uomo, ma sa finalizzare. E occhio a Galabinov che sta recuperando la forma”. Su Quagliarella: “Anche a Udine faceva cose straordinarie, può andare avanti fino a 40 anni. Merita la Nazionale”. Su Domizzi: “Che strano lui in campo ed io in panchina e ci ha pure segnato”. Sugli attaccanti: “Il ruolo sta cambiando, molti attaccanti hanno caratteristiche diverse e si tende a giocare con una punta di peso e una veloce. Non esistono più i Vieri, i Totti, gli Inzaghi”.