20 Ottobre 2021

ESCLUSIVA PSB – Crotone, Ursino: “Contro il Pisa ottimo primo tempo. Ad Alessandria mi aspetto una battaglia”

CROTONE URSINO – Giuseppe Ursino, tra i dirigenti più esperti del panorama italiano e dal 1995 direttore sportivo del Crotone, è stato raggiunto in esclusiva dalla nostra redazione. La vittoria contro il Pisa capolista e l’avvio incerto della sua squadra sono stati alcuni dei principali argomenti trattati. Queste sono le sue parole: Lei, prima della […]

Photo by Vincenzo Lombardo/Getty Images

CROTONE URSINOGiuseppe Ursino, tra i dirigenti più esperti del panorama italiano e dal 1995 direttore sportivo del Crotone, è stato raggiunto in esclusiva dalla nostra redazione. La vittoria contro il Pisa capolista e l’avvio incerto della sua squadra sono stati alcuni dei principali argomenti trattati. Queste sono le sue parole:

Lei, prima della gara contro il Pisa, aveva detto che per battere un avversario di quel calibro sarebbero servite concentrazione e cattiveria. E che vincere, avrebbe permesso al Crotone di ripartire. Che cosa ha visto in campo e che cosa si aspetta d’ora in avanti?

In campo ho visto la voglia dei giocatori di conquistare la prima vittoria stagionale. Ho visto una partita intensa, com’era inevitabile che fosse visto che abbiamo affrontato la migliore squadra del campionato. Noi soprattutto nel primo tempo abbiamo fatto una grande partita. Adesso mi aspetto che la squadra continui ad affrontare le partite con la stessa voglia e determinazione. Perché non abbiamo ancora fatto niente.

La squadra, contro il Pisa, è stata sempre sul pezzo. Nonostante tutto, però, alcuni limiti sono stati messi in evidenza: su tutti la sofferenza sulle palle inattive e la lettura errata di alcune fasi di gioco. C’è ancora molto da migliorare?

Dopo tante partite senza vincere, c’è sempre nervosismo. Talvolta è proprio la voglia di sfatare questo tabù che porta a commettere degli errori. Infatti alcuni errori ci sono stati. La squadra però voleva fare risultato a tutti i costi e ciò ci ha portato a fare un’ottima partita.

Siete una delle squadre più giovani del campionato e una di quelle che ha cambiato di più rispetto alla scorsa stagione. Era preventivabile che qualche difficoltà inizialmente ci fosse. Dopo 8 partite però, per quanto provvisoria sia la classifica, può considerarsi deludente questo 17’ posto?

Sapevamo già dall’inizio che a qualche difficoltà andavamo incontro, visto che abbiamo cambiato ben 16 giocatori. Quest’anno il campionato è molto difficile, ogni partita è una battaglia. Focalizzandoci sulla classifica, è chiaro che meritavamo qualcosa in più. Abbiamo perso partite allucinanti. Avevo detto che il vero valore della squadra si sarebbe visto dopo la sosta per le Nazionali. Siamo ripartiti bene, speriamo di continuare così.

Mulattieri si sta confermando su livelli altissimi. Ve lo aspettavate così performante fin da subito o pensavate che il percorso di crescita si sarebbe svolto più lentamente? Visto che negli ultimi giorni di mercato avete provato a prendere un altro attaccante.

Negli ultimi giorni di mercato, dopo aver preso Maric, abbiamo capito che il reparto attaccanti poteva considerarsi completo. Mulattieri è un giocatore che conoscevamo. Sapevamo quello che poteva darci, sia numericamente che come prestazioni. E’ giocatore forte e intelligente, ha ancora ampi margini di miglioramento.

Ad attendervi adesso c’è l’Alessandria. Squadra in difficoltà sotto l’aspetto dei punti, ma che in campo riesce ad esprimersi sempre su livelli importanti. Che tipo di gara si aspetta?

Quest’anno in Serie B, come dicevo prima, non è facile incontrare nessuno. Sia che si gioca contro la prima sia che si gioca contro l’ultima. L’agonismo, la cattiveria, la qualità e i ritmi sono decisamente aumentati rispetto agli scorsi anni. Ogni partita è una battaglia e anche contro l’Alessandria mi aspetto una battaglia. Noi dobbiamo essere pronti a farla e cercare di strappare un altro risultato utile.

Ultimamente il pubblico al seguito della squadra non è stato numerosissimo. Il che risulta strano, per una piazza calda come quella di Crotone. Pensa che ciò dipenda esclusivamente dai risultati o c’è qualche altra ragione?

Non so quale possa essere il motivo. L’essere stati chiusi per un anno e mezzo avrà sicuramente inciso sul calo del pubblico allo stadio. I tifosi a Crotone hanno sempre rappresentato una componente fondamentale per il club. Tutti gli obiettivi che abbiamo raggiunto portano anche la loro firma. Io penso che ritorneranno. I ragazzi hanno bisogno del tifo di Crotone.