Criscitiello: “Lecce, A meritata per 4 motivi. Foggia e Palermo vittime delle loro società”
CRISCITIELLO PROMOZIONE LECCE – Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, ha parlato nel suo consueto editoriale su tuttomercatoweb.com dei verdetti emessi dall’ultima giornata di Serie B. Ecco il suo pensiero: “Verdetti in serie B: la Puglia sottosopra. Quest’anno non hanno trovato pace. Il Bari morto in D e promosso in C, il Foggia retrocesso in C […]
CRISCITIELLO PROMOZIONE LECCE – Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, ha parlato nel suo consueto editoriale su tuttomercatoweb.com dei verdetti emessi dall’ultima giornata di Serie B. Ecco il suo pensiero: “Verdetti in serie B: la Puglia sottosopra. Quest’anno non hanno trovato pace. Il Bari morto in D e promosso in C, il Foggia retrocesso in C e il Lecce in volo in serie A. Parliamo prima della festa e poi del funerale (ovviamente calcistico). Vince il Lecce per 4 motivi: società seria, allenatore preparato, squadra compatta e pubblico da serie A. Il Lecce non doveva stare in B, figuriamoci tutti quegli anni buttati in serie C. Il trionfo della programmazione e della meritocrazia. Abbiamo tifato Lecce perché lo meritavano tutti. Il Palermo lo meriterebbe per i tifosi ma non per la società (Foschi escluso perché lui meriterebbe la Champions ogni anno). Non poteva andare in serie A, direttamente, una squadra che il giorno prima ha ricevuto la notizia di richiesta di retrocessione in serie C dagli amici della Procura Federale. Festeggi sapendo che poi comunque potresti essere morto. Lecce è impazzita. Quest’anno in Salento sarà un’estate calda, tra feste e bagni. Stadio pieno, piazze piene e una città che non ha mollato un solo secondo questi ragazzi. Ragazzi forti, certamente, ma non avremmo scommesso un euro in estate sulla promozione diretta del Lecce. Lo ha detto lo stesso Presidente Sticchi Damiani, una sera ospite negli studi di Sportitalia. Il budget era da campionato tranquillo, poi, Meluso ha deciso di fare il fenomeno sul mercato, Liverani si era rotto le scatole di categorie inferiori alla serie A e hanno preparato il pacchetto regalo.
Dalla festa di Lecce allo sconforto di Foggia. Altra grande tifoseria, con numeri pazzeschi, tradita dalla sua stessa società. Ormai la differenza non la fanno più tifosi e squadre ma i dirigenti e i Presidenti. A Foggia è stato uno scempio tutto l’anno, annata chiusa con il giusto epilogo. Squadra retrocessa in serie C. Non puoi far prendere un allenatore al Direttore, esonerarlo, prendere un nuovo Mister su indicazione diretta del Presidente, esonerarlo, riprendere l’allenatore del Direttore. Una gabbia di matti. Nember aveva costruito una squadra forte, sulla carta, ma si è rivelato un boomerang. Pessima gestione, società debole e soldi che arrivavano sempre più tardi. Ogni mese una sofferenza. Squadra senza personalità e con troppi calciatori che hanno lottato più per se stessi che per la maglia”.