7 Giugno 2020

Blocco retrocessioni e promozioni dalla B: Gravina infuriato, FIGC e cadetteria pronte a dare battaglia

BLOCCO RETROCESSIONI SERIE A / È un vero e proprio terremoto quello scatenato dalla Lega Serie A a seguito dell’approvazione della delibera contenente il blocco delle retrocessioni in caso di nuova interruzione del campionato e – come evidenzia quest’oggi il Corriere dello Sport – delle promozioni dalla Serie B onde evitare una massima serie a […]

BLOCCO RETROCESSIONI SERIE A / È un vero e proprio terremoto quello scatenato dalla Lega Serie A a seguito dell’approvazione della delibera contenente il blocco delle retrocessioni in caso di nuova interruzione del campionato e – come evidenzia quest’oggi il Corriere dello Sportdelle promozioni dalla Serie B onde evitare una massima serie a 22 o 23 squadre. Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è infuriato e domani boccerà completamente la proposta in occasione del Consiglio Federale. La Federcalcio non sarà sola in questa battaglia, dato che la Serie B ovviamente sarà al suo fianco in quella che, si legge, è parsa essere una mossa politica, attuata con lo scopo di rivendicare un ruolo più pesante nel processo decisionale. I club ad aver innescato tutti sono stati tre: Torino, Sampdoria e Udinese, prima dell’aggiunta di Genoa e Lecce. Le altre società? Pare che qualcuno abbia seguito questa linea con il solo intento di tenere unita la Lega A, seppur non fosse d’accordo, come riferito allo stesso Gravina, intenzionato a fare i nomi durante l’incontro di domani. La Serie A sarà isolata nella resa dei conti, dato che dalla B alla D tutti sono contrari. Il clima sarà acceso, a testimoniarlo ulteriormente è la minaccia di una sorta di class action avanzata da Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone: “Decisione inaccettabile, determinata solo da ragioni tese alla tutela di interessi di retrobottega. Si tratta di un’iniziativa profondamente contraria ai principi di diritto generale e di diritto sportivo per cui ci opporremo con grande determinazione per scongiurare gli effetti di tale atto qualora dovesse oltre le determinazioni del Consiglio Federale, del CONI e dell’Autorità Governativa che, sono convinto, non accetterà mai un pasticcio del genere. Penso che la stragrande maggioranza delle società di B in presenza di questa delibera si rifiuterà di scendere in campo e proporrà una sorta di class action per tutelare i propri interessi“.