7 Ottobre 2021

Ascoli, Sottil: “Ho scelto questo club per la sua storia. L’obiettivo…”

ANDREA SOTTIL ASCOLI SOTTIL ASCOLI – Andrea Sottil, allenatore dell’Ascoli, è stato intervistato dai colleghi di SuperNews. Ecco quanto dichiarato dal tecnico: “Sono approdato ad Ascoli per la storia del club, perché questa è una panchina prestigiosa. Dopo l’esperienza al Pescara, Ascoli mi ha dato l’opportunità di continuare ad allenare e di farmi conoscere in […]

ANDREA SOTTIL ASCOLI

SOTTIL ASCOLI – Andrea Sottil, allenatore dell’Ascoli, è stato intervistato dai colleghi di SuperNews. Ecco quanto dichiarato dal tecnico:

“Sono approdato ad Ascoli per la storia del club, perché questa è una panchina prestigiosa. Dopo l’esperienza al Pescara, Ascoli mi ha dato l’opportunità di continuare ad allenare e di farmi conoscere in Serie B. Inoltre, ho sempre creduto che il livello tecnico-qualitativo della squadra non rispecchiasse il posto che occupava in classifica. Non ho intenzione di screditare il lavoro di nessun mio predecessore, ma vedevo grandi potenzialità in quel gruppo. Nonostante le difficoltà, il direttore Ciro Polito mi ha voluto, ha puntato su di me insieme al supporto del patron e dello staff, e questo ha permesso di realizzare qualcosa di davvero importante e complicato. Dall’esterno, in pochi credevano in un risultato simile, ma noi ci abbiamo sempre creduto. Ho scelto di rinnovare con l’Ascoli prima di tutto per la grande stima che il patron ha dimostrato nei miei confronti e per la volontà di continuare questo progetto insieme a me. In secondo luogo, perché avremo modo di ripartire da una base di calciatori consolidata, fondamentale per me per dare seguito al progetto tecnico-tattico. Tutto l’ambiente e lo staff è molto compatto, e questo per me fa la differenza più di tutto il resto”.

Un bilancio della sua squadra dopo le prime sette giornate: “Si può sempre far meglio. Tuttavia, credo che siamo una squadra in crescita. Quest’anno abbiamo acquistato tanti giocatori nuovi, che per diverse dinamiche sono arrivati in ritardo, e abbiamo dovuto attendere l’inserimento di questi ultimi all’interno dell’ambiente Ascoli: dovevano approcciarsi al nostro sistema di gioco, alla conoscenza dei compagni, ai nostri princìpi. Ci vogliono circa 8-10 settimane per riassestare un nuovo gruppo. Inoltre, abbiamo avuto delle difficoltà già nel ritiro, iniziando la stagione subito con un nostro tesserato positivo al Covid, e questo non ci ha permesso di svolgere un pre-campionato come noi volevamo. Ci siamo allenati per gruppi e con la squadra incompleta. Alla luce di tutto questo, per tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora credo che il nostro sia un percorso in crescita. Adesso approfittiamo di questa sosta per recuperare la condizione fisica di qualcuno che è ancora un po’ indietro e per perfezionare la conoscenza tecnico-tattica della squadra. Siamo a un buon punto”.

Sul rapporto con Dionisi: “Il rapporto con Federico è sempre stato ottimo. E’ un bravissimo calciatore, e questo non lo dico io, ma lo dice la sua carriera e il suo rendimento. Nonostante ciò, allenandolo ogni giorno e considerando le sue capacità e i suoi mezzi, io gli ripeto spesso che nella sua carriera ha ottenuto meno di quello che avrebbe meritato, e lui è d’accordo con me. Il nostro rapporto è trasparente. Dionisi è il nostro capitano, si è meritato quella fascia, perché è una guida per i giovani e un esempio quotidiano per tutti, dentro e fuori dal campo. Non mi meraviglio che sia al secondo posto della classifica dei marcatori: Federico è un giocatore top di questa categoria e può tranquillamente arrivare in doppia cifra, perché ha un bagaglio tecnico estroso. Non è un segreto. La chiave è allenarsi come si sta allenando da quando è qui con me, con allenamenti di grande intensità che gli consentono poi di essere brillante con i suoi mezzi tecnici”.

Sulle aspettative per questo campionato: “L’obiettivo per me non è mai a lungo termine, perché la mente fa fatica a riconoscere questo tipo di obiettivo. Per noi è sempre meglio ragionare sull’obiettivo a breve termine, ovvero la partita che di volta in volta ci apprestiamo a disputare. Quindi, il nostro obiettivo è essere competitivi con tutte le nostre avversarie. Poi, al termine dell’andata, tireremo le somme, alzeremo la testa e capiremo dove siamo e cosa abbiamo fatto per ripartire con il secondo giro di boa”.

FONTE: SuperNews