27 Marzo 2022

SPAL, Zuculini: “Quest’anno mi tocca giocare poco, ma cerco di rendere ciò un’occasione”

ZUCULINI SPAL ZUCULINI SPAL – Franco Zuculini, centrocampista della SPAL e autentico fedelissimo del presidente Joe Tacopina, ha rilasciato una corposissima intervista a Estense.com. “Per fortuna, fisicamente sto molto bene e da quando sono arrivato qui non ho ancora avuto infortuni. Magari c’è stato qualche dolorino da sovraccarico come li possono avere tutti, ma nulla di grave. E […]

ZUCULINI SPAL

ZUCULINI SPAL – Franco Zuculini, centrocampista della SPAL e autentico fedelissimo del presidente Joe Tacopina, ha rilasciato una corposissima intervista a Estense.com.

“Per fortuna, fisicamente sto molto bene e da quando sono arrivato qui non ho ancora avuto infortuni. Magari c’è stato qualche dolorino da sovraccarico come li possono avere tutti, ma nulla di grave. E per me è già una vittoria. Quest’anno mi tocca vivere un’esperienza diversa, senza giocare molto, che cerco di trasformare in un’occasione di crescita. Vedo il lato interessante e più importante di questa situazione. Ho la fortuna di stare in un gruppo bellissimo che mi aiuta ogni giorno a venire al campo col sorriso e la voglia di pensare sempre positivo. L’importante è mai mollare e farsi trovare pronti in qualsiasi momento della stagione, che siano 5′ o 10′ oppure tutta la partita.

Stiamo lavorando su quello che ci chiede l’allenatore. Il gruppo sta bene, nonostante qualche infortunato che speriamo di recuperare al più presto possibile. Sfruttiamo questi giorni di pausa per imparare ancora di più e affinare i meccanismi di quello che dobbiamo fare in campo, in modo tale da farci trovare pronti mentalmente per le partite importanti che si avvicinano. Quelli con Alessandria e Cosenza sono due scontri diretti fondamentali. Non sono finali, anche se in un certo senso lo sono. Penso però che la mentalità del gruppo, al di là della poca fortuna che abbiamo avuto quest’anno, ci abbiano consentito di affrontare tutte le partite come se fossero decisive. Non ho dubbi. Solo che è stato un anno particolare, ma sono convinto che quello che resta del campionato lo affronteremo allo stesso modo, con la stessa forza.

Quota salvezza? L’esperienza mi dice che i numeri non esistono perché noi ragioniamo immersi nella nostra mentalità di squadra, ma gli avversari fanno lo stesso. È tutto relativo, il calcio è incredibile e ti dona delle sorprese che non ti aspetti. Basta pensare a Italia-Macedonia, uno dei migliori esempi che si possono fare a proposito. Era impossibile che si realizzasse quello che è successo, nessuno se lo aspettava, eppure è andata così. Uno deve uscire dal campo con la tranquillità di aver dato tutto ed è quello che poi ti aiuta a raggiungere gli obiettivi.

Voci sulla rescissione? A me non ha mai chiamato nessuno ed è stata una sorpresa. Quando ci sono voci così infondate le lascio stare perché non c’è nulla di vero. L’anno prossimo mi vedo ancora alla Spal. Spero di fare ancora meglio e di giocare di più per ritagliarmi un ruolo da vero protagonista. Uno pensa sempre a un rinnovo e a continuare nella società in cui sta bene. Le voci purtroppo corrono e non si sa da dove e come arrivano.

Zuculini parla del rapporto con Tacopina dal Bologna alla SPAL

“Tacopina? La nostra conoscenza è iniziata a Bologna, quando abbiamo vinto un campionato in quello che è stato il momento più bello della mia carriera. Poi purtroppo mi sono rotto per la seconda volta il legamento crociato, il presidente è venuto a saperlo ed è rimasto sempre al mio fianco chiedendomi ogni giorno notizie sulla mia salute. Dopodiché sono andato all’Hellas Verona e anche durante quell’avventura ho avuto lo stesso infortunio e lui mi è stato vicino come anni prima. Insieme siamo andati al Venezia, dove abbiamo fatto un bel campionato. Capisci che il nostro è un rapporto importante. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e per questo ho sempre cercato di ringraziarlo in campo e fuori. E lo stesso vale oggi per la Spal.

La cosa bella di Tacopina è che ti presenta un progetto, che alla fine è quello che convince i giocatori. Non nascondo che lo scorso anno avevo certe offerte da club che economicamente mi aiutavano molto di più, ma io intendo il calcio in un modo diverso. Lo vedo in un’altra forma. Mi lascio coinvolgere e convincere da un progetto ben fatto. Il presidente è una persona molto ottimista, che vuole vincere. La vittoria è al centro di questa avventura e mi ha ingolosito. A ciò poi si è aggiunta la consapevolezza della società in cui mi sarei trasferito, di cui già Lucas Castro me ne aveva parlato benissimo. Questo insieme all’ambizione di Joe è bastato per dire sì.

Gli elogi di Tacopina dopo la sconfitta con la Reggina? Quelle sono cose che restano nello spogliatoio però lo ringrazio perché, in una situazione in cui non sto giocando molto, si è ricordato di me. Ed è una cosa molto bella da sentire. Una sconfitta porta tanta delusione che deve però essere utilizzata per infondere positività e non per dare colpe che nessuno ha. Qui tutti siamo un gruppo e così andremo avanti con un solo e unico obiettivo da raggiungere.”

Il concetto di leadership per Zuculini

“La parola leader non dovrei dirla io, ma altri. Io cerco di esserlo e di imparare ad esserlo. Mi informo da altri colleghi, prendo spunto da calciatori del passato che so essere stati leader e provo a portare quello che imparo nello spogliatoio e in campo. Mi preparo per quello, dal sorriso ogni volta in cui entro in spogliatoio al saper parlare in un modo o nell’altro, trovando parole giuste, a seconda del momento in cui ci troviamo. Poi logico che quando uno vince è tutto più facile. Lo stesso vale in allenamento. Devi avere un’attitudine al lavoro anche quando non giochi ed essere predisposto al 100% perché i ragazzi ti vedono e sei un esempio per i più giovani.”

L’impressione riguardo i compagni alla SPAL

“Per la situazione particolare in cui siamo, mi hanno colpito tutti. Stanno dando il massimo e probabilmente con un’altra situazione di classifica si starebbe parlando di club più importanti interessati a loro perché hanno un potenziale enorme. Mi ha impressionato moltissimo Viviani, che già conoscevo, anche se non è un giovane. I ragazzini stanno facendo un lavoro molto bello e bisogna solo avere pazienza perché nessuno si aspettava un momento così. Se c’è la pazienza e il lavoro, prima o poi i risultati arrivano e questi giovani un domani potremo vederli portare la Spal in Serie A e costruirsi un futuro in squadre più grandi e nelle loro nazionali.”

Le ambizioni di Zuculini per il prossimo campionato della SPAL

“Ho avuto la fortuna di vivere due volte una promozione in Serie A e riuscire a raggiungerla nuovamente sarebbe molto bello, anche perché sarebbe la terza promozione. Poi però io amo il calcio, anche se non è tutto. La vita non è solo quello, seppur vorrei giocare almeno fino a 38 anni perché è uno sport che mi godo molto e lo sto dimostrando ancora di più senza giocare, venendo tutti i giorni con il sorriso e la voglia al centro sportivo. Sta tutto nel fuoco che porto ancora dentro.”