7 Maggio 2024

Parma, Zagaritis: “Finalmente torniamo dove meritiamo. Mi piacerebbe rimanere ma ancora non abbiamo parlato di futuro”

Le parole del giocatore greco

Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images - Via One Football

Il terzino greco del Parma Vasilis Zagaritis ha parlato, ai microfoni di Monobala.gr, circa la stagione dei Crociati culminata con la promozione in Serie A. Di seguito le sue parole riportate da Parmalive:

“L’obiettivo della società era quello di risalire sin dal primo anno in cui siamo retrocessi. Non averlo raggiunto prima è stato un fatto dovuto a tante circostanze differenti: la prima stagione è stata un po’ problematica, nella seconda siamo arrivati in semifinale e in questa terza eravamo pronti sin dall’inizio, come abbiamo dimostrato, sotto tutti i punti di vista per farcela. E ci siamo riusciti. Avevamo la chimica e l’esperienza necessarie dalle due stagioni precedenti per raggiungere il nostro obiettivo. Fin dalla prima partita sembrava che saremmo diventati campioni o che saremmo stati nei primi due posti in un campionato molto impegnativo. E’ stato il nostro percorso fin da inizio stagione a portarci al primo posto e a festeggiare davanti ai nostri tifosi, per aver riportato il Parma dove merita: in Serie A”.

Sull’impiego stagionale: “Sono molto felice anche se avrei preferito giocare di più. Tutta la città voleva questa promozione e ora la società è pronto per fare qualcosa in più, ci sono già le basi: c’è voglia di puntare ancora più in alto, e l’Italia ha otto posti per l’Europa…. Il mio contratto? Mi piacerebbe rimanere a Parma ma finora non c’è stata alcuna discussione per il prolungamento di contratto. Ecco perché non so se rimarrò. Ma prima di qualsiasi altra opzione c’è il Parma: vorrei restare perché ho legato sia con la squadra che con i suoi tifosi”.

Sulle passate stagioni con la maglia Crociata: “Ho realizzato un mio sogno calcistico giocando in Serie A, ho anche fatto esperienza e ho conosciuto giocatori come Buffon, che è un’icona del calcio, Gervinho, Graziano Pellé e Pandev”.