29 Marzo 2022

Vicenza, senti Viscidi: “La squadra ha le carte in regola per i play-out. Mancini a oggi miglior attaccante 2004 italiano”

VISCIDI VICENZA – Ex allenatore del Vicenza e attualmente coordinatore delle nazionali giovanili della Federcalcio oltre che dell’Area Match Analysis, Maurizio Viscidi ha rilasciato un’intervista al Corriere del Veneto. Oltre che in generale dei biancorossi, tema dell’articolo è stato anche il giovane attaccante Tommaso Mancini. “Il Vicenza ha tutte le carte in regola per giocarsi i playout. Lo avevo detto da tempo, […]

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images - Via One Football

VISCIDI VICENZA – Ex allenatore del Vicenza e attualmente coordinatore delle nazionali giovanili della Federcalcio oltre che dell’Area Match Analysis, Maurizio Viscidi ha rilasciato un’intervista al Corriere del Veneto. Oltre che in generale dei biancorossi, tema dell’articolo è stato anche il giovane attaccante Tommaso Mancini.

“Il Vicenza ha tutte le carte in regola per giocarsi i playout. Lo avevo detto da tempo, nessuno è retrocesso con l’indice di pericolosità sotto porta, che aveva il Vicenza già all’andata. Adesso si trova in zona playout perché è migliorato, anche dal mercato di gennaio, e perché è in linea con le sue potenzialità. I numeri dicono questo, adesso è importante lasciarne sotto tre e poi giocarsela ai playout.

Conterà la convinzione nei propri mezzi, è la prima cosa. E poi le squalifiche, perché i cartellini si sommano, e infortuni, che sono imponderabili. Nel 2005 sulla panchina del Vicenza siamo andati ai playout per un punto ma avevamo perso Schwoch per 40 giorni e il Vicenza senza di lui non era lo stesso. La prossima a Brescia sarà una partita molto impegnativa sul piano tecnico, contro una squadra costruita per salire in A, ma mai dire mai.”

Il pensiero di Viscidi su Tommaso Mancini

“Mancini è sicuramente in fase di crescita, nonostante un minutaggio ridotto in prima squadra. Dalla prossima stagione sarà la punta di riferimento dell’Under 19 che si giocherà gli Europei. Contro Austria e Svizzera è stato bravo, ha giocato in entrambe le gare con un minutaggio importante e solo le partite internazionali possono permetterti di aumentare l’intensità. Lui è tuttora il miglior attaccante classe 2004, speriamo che conservi questo profilo.

Un punto forte e uno debole? Ha intelligenza di gioco, una buonissima tecnica e una struttura fisica importante ma deve crescere nell’intensità intesa come la capacità di essere molto rapido nelle decisioni e nelle movenze. E poi non bisogna toglierli il senso della porta, ma deve imparare a giocare per il gol e con il gol, ad attaccare la porta, in profondità, a saltare l’avversario nell’uno contro uno.”