20 Febbraio 2023

Palermo, Valente: “L’arrivo del City Group ha cambiato tutto. Darò sempre tutto per questa maglia. Contro il Südtirol sarà difficile”

Le parole del calciatore rosanero

L’esterno del Palermo Nicola Valente ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Media goal circa la prossima partita di campionato, i 28.000 mila del Barbera e il rapporto con la società e la città. Di seguito le sue parole:

“I 28.000 circa del “Barbera” non sono di certo una sorpresa, sono il nostro dodicesimo uomo. Chi viene a giocare qui sa benissimo che farà tanta fatica a giocare in uno stadio così senza percepire la tensione. Noi, invece, entriamo in campo con la consapevolezza di avere al nostro fianco un pubblico meraviglioso e speriamo di portare ancora più gente allo stadio nelle prossime giornate.

Sabato contro il SudTirol sarà una sfida importante per la classifica e per capire ancora di più il nostro reale valore. Siamo consapevoli che sarà una gara diversa rispetto a quella disputata nel girone d’andata, per il gruppo che si è creato ed anche perché il lavoro settimanale sta portando i frutti sperati. Le giocate che proviamo in allenamento stanno venendo fuori anche in gara e quindi sarà tutta un’altra partita rispetto a quella vista al “Barbera” all’andata. Dal mio arrivo a Palermo sono cambiate tante cose, partendo anche dalla categoria.

La Serie B ti da una visibilità diversa, l’arrivo del City Football Group, una società così importante e prestigiosa ti permette di lavorare al meglio delle condizioni possibili presenti nel panorama calcistico e speriamo di continuare così a lungo.

Mio primo anno in B? Direi che il bilancio consuntivo e abbastanza positivo anche se mi piacerebbe fare ancora meglio. A livello di numeri sto facendo più di quanto fatto in Serie C negli scorsi anni, sono molto contento. Spero di continuare così e continuare a dare il mio contributo alla squadra, perché quello che conta è che il gruppo riesca a portare più punti possibili”.

Valente ed il rapporto con la città

“Qui mi sento come a casa. Quando esco ancora provo imbarazzo se mi chiedono un selfie, ma dentro di me sono felicissimo, perché vuol dire che ho dato qualcosa a questa città, a questa Squadra, ma sicuramente non voglio fermarmi qui. La cosa che mi più mi fa piacere è quando esci e ti apprezzano per quello che fai in campo, per il cuore che ci metti. Ed io per questa società lo darò sempre”.