6 Gennaio 2021

Reggiana, Tosi: “Alvini resta a vita. Il periodo difficile mi preoccupa ma non mi meraviglia”

TOSI REGGIANA ALVINI A VITA – Il direttore sportivo della Reggiana Doriano Tosi ha commentato a Il Resto del Carlino il difficile momento dei granata. “C’è stato un lungo confronto prima tra gli allenatori e i giocatori e poi solo tra i calciatori che sono usciti dallo stadio attorno alle 22;15. Io non ero presente ma sono perfettamente al corrente […]

TOSI REGGIANA ALVINI A VITA – Il direttore sportivo della Reggiana Doriano Tosi ha commentato a Il Resto del Carlino il difficile momento dei granata.

“C’è stato un lungo confronto prima tra gli allenatori e i giocatori e poi solo tra i calciatori che sono usciti dallo stadio attorno alle 22;15. Io non ero presente ma sono perfettamente al corrente di quello che si sono detti… Ovvio che in questi casi vengono a galla anche delle cose che non sono tanto piacevoli o che uno non vorrebbe sentirsi dire, ma è necessario per migliorare il clima e venire fuori dalle situazioni difficili. Dobbiamo lavorare per risollevare il morale del gruppo perché le sconfitte portano sofferenze, cali di autostima e tanti problemi, per quanto riguarda il mio compito specifico proverò a prendere un paio di giocatori che ci possano dare una mano anche se a gennaio non è che si possano fare i miracoli.

Noi abbiamo le idee molto chiare su quelli che sono i problemi e soprattutto su quelli che sono i limiti di questa squadra e che adesso proveremo ad aggiustare, Alvini resta a vita e vi dico una cosa. Io sono arrabbiato e preoccupato, perché dobbiamo rincuorare i ragazzi o tirargli un po’ le orecchie e c’è tanto lavoro da fare, ma non sono assolutamente meravigliato o sorpreso perché sapevamo che avremmo attraversato un periodo del genere, tutto sommato abbiamo i punti che ci aspettavamo di avere.

Cambiare modulo? Non credo. Noi cercheremo di rinforzare questa struttura di squadra perché crediamo nel lavoro impostato in estate, purtroppo fino qui non abbiamo quasi mai avuto l’organico al completo. Cigarini? Adesso direi di no, quella è un’operazione che magari si può fare in estate, però prima dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi: restare in Serie B e consolidarci come società. Il Cittadella è il nostro punto di riferimento, nel senso che noi vorremmo essere esattamente come loro. È vero che non hanno una citta come la nostra alle spalle, intendo come pressione, però fanno un calcio sostenibile che dovrebbe essere un esempio per tutti: mettono insieme sei o sette certezze e ogni anno gli affiancano dei giocatori che vanno a pescare nelle categorie inferiori o in Primavera, ogni tanto ne vendono uno e così via. Il mio amico Stefano Marchetti è davvero bravissimo.”